CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 11 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Pubblichiamo le parole rivolte martedì pomeriggio ai padri sinodali dal cardinale arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois.
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Oggi, in molti paesi occidentali, la nuova evangelizzazione è, in realtà, un primo annuncio, tenuto conto della secolarizzazione generale dei costumi e della cultura. Più dell’ignoranza, dobbiamo deplorare una cultura influenzata dal linguaggio mediatico e il suo ricorso all’immediatezza e all’affettività.
Per questo, in un simile contesto, la nuova evangelizzazione deve riunire in un unico sforzo la testimonianza della fede e una pedagogia della cultura.
La testimonianza della fede è visibile nella misura in cui manifesta la comunione che unisce tutti i membri della Chiesa e si esprime a tutti i livelli dell’azione ecclesiale: l’insegnamento del magistero, le dichiarazioni pubbliche su diversi temi, la vitalità delle parrocchie e delle comunità cristiane, il riferimento evidente di ogni cristiano alla vita di Cristo, tramite la parola e lo stile di vita. La sua credibilità si fonda, in gran parte, sulla testimonianza vissuta dei cristiani e sulla visibilità della loro partecipazione alla vita della Chiesa.
La pedagogia della cultura si sviluppa attraverso il coinvolgimento dei cristiani in tutti i sistemi educativi e attraverso il loro contributo a una vera educazione dell’intelligenza, condizione necessaria per l’esercizio di un’autentica libertà.
D’altra parte, dobbiamo investire tutti i nostri mezzi nella formazione del clero e dei laici affinché siano capaci di mostrare che l’adesione alla fede cristiana non è in contraddizione con la ragione umana.
Infine, dobbiamo sviluppare le conseguenze etiche di un’antropologia cristiana che affonda le sue radici nella Rivelazione e che si realizza nel dialogo con le altre saggezze. Dobbiamo essere più consapevoli di essere depositari di un tesoro per il futuro dell’umanità nonché portatori di speranza.