CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 10 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Per il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, l’Osservatore Romano ha realizzato un numero speciale a cura di Francesco M. Valiante, che racconta la stagione conciliare, per cercare di restituirne il più possibile la realtà, non di rado appannata da interpretazioni in conflitto tra di loro.
Con una narrazione basata sulle cronache dell’epoca, dettagli inediti o poco conosciuti, immagini e fotografie rare, testi dei Papi che hanno guidato il Concilio o lo hanno vissuto: tra questi ultimi Joseph Ratzinger che vi partecipò come consulente teologo del cardinale Frings.
Proprio dall’apertura del Vaticano II prende avvio un testo di Benedetto XVI della scorsa estate che introdurrà l’imminente raccolta dei suoi scritti conciliari, pubblicata da Herder e curata dall’arcivescovo Gehrard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il testo inedito del Papa apre il numero speciale edito in italiano, inglese, spagnolo e sarà pubblicato sull’Osservatore Romano di domani, 11 ottobre, nell’originale tedesco e in italiano, e sul sito del giornale nelle sue sette lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, portoghese, polacco).
La tiratura complessiva del numero speciale è di 40mila copie, per quasi due terzi già vendute. La copertina è stata realizzata da Isabella Ducrot (l’artista italiana che ogni mese illustra il mensile femminile del giornale della Santa Sede, Donne, chiesa, mondo), mentre le riproduzioni di opere d’arte contemporanea appartengono in gran parte all’Istituto Paolo VI di Brescia, e le fotografie all’archivio dell’Ansa e a quello dell’Osservatore Romano.
Annunciato a sorpresa, il Vaticano II (1962-1965) – scrive nella presentazione dello speciale, il direttore del giornale della Santa Sede, Giovanni Maria Vian – è stato “non soltanto il maggiore avvenimento religioso del Novecento ma anche la più numerosa riunione di vescovi cristiani mai avvenuta nella storia”.
Ora per il Concilio “è venuto il tempo della storia, necessaria per capirlo, anche sul piano della fede, e per superare le mitizzazioni, in senso sia negativo, sia positivo, che sono alla radice di aspri contrasti sulla sua interpretazione, storica e teologica. Quasi una guerra, certo non nuova nella storia dei concili, ma che di fatto del Vaticano II non favorisce la conoscenza, né la ricezione”.