ROMA, sabato, 6 ottobre 2012 (ZENIT.org).– In questi giorni esce nelle librerie italiane l’edizione 2012-2013 di “Scegliere un film”, di Armando Fumagalli e Luisa Cotta Ramosino, con le recensioni cinematografiche per la nuova stagione. Nell’occasione riprendiamo l’introduzione al libro.
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Il progetto di una serie di volumi di recensioni cinematografiche, inaugurato nel 2004, nasce con la semplice idea di offrire un servizio alle tante persone che amano il cinema e che desiderano una guida e un orientamento per scegliere un film che sia secondo i loro gusti e che li arricchisca sul piano umano e culturale, o anche semplicemente per un sano divertimento personale o famigliare.
L’idea del libro è nata dopo che abbiamo verificato, all’interno di un gruppo informale di docenti-ex allievi-amici, che condividevamo alcune idee di fondo e che eravamo disposti a mettere in una certa misura da parte i gusti più personali per offrire al lettore un servizio ancorato su basi comuni.
Le persone che negli anni hanno partecipato a questo progetto sono professionisti che lavorano direttamente nel campo dei media (sceneggiatori, story editor, studiosi del campo), quasi tutti molto giovani, ma già con risultati di tutto rispetto, come si può vedere dai loro profili in appendice al volume.
Queste competenze permettono di raggiungere, a nostro avviso, i buoni risultati che i lettori hanno saputo apprezzare nel corso degli anni.
I volumi di Scegliere un film hanno un carattere fortemente unitario nonostante i diversi contributi apportati dallo stile, dal background e dalla sensibilità di ciascuno dei recensori, e questo grazie alla comune volontà di muoverci su linee unitarie per quanto riguarda le valutazioni di fondo, in modo da offrire un punto di riferimento stabile di criterio e di giudizio al lettore che si accosti al volume. Il lavoro dei curatori, che hanno rivisto le recensioni, e che spesso hanno discusso insieme a tutti i recensori sia i contenuti sia il numero di «stelline» da assegnare a ogni film, è andato proprio in questa direzione.
I criteri di fondo che guidano il lavoro dei recensori sono sostanzialmente due.
Il primo è l’importanza attribuita alla componente narrativa del film. Di una pellicola abbiamo considerato, anzitutto, il tipo di storia che viene raccontata, i personaggi e i valori di cui la storia si fa portatrice.
In questo Scegliere un film si distanzia consapevolmente da molte altre pubblicazioni, che danno molta più importanza a componenti artistiche come la recitazione, la regia, la fotografia, il montaggio, per non dire poi di molte riviste di settore, che a volte si arrampicano in astruse elucubrazioni, che – diciamo così – non proprio sempre hanno un qualche fondamento in re.
L’idea era quella di essere semplici, e di rivolgerci a un pubblico intelligente e attento, ma non specialistico.
Nonostante questo, siamo convinti che in moltissimi casi queste recensioni possono essere assai utili anche a chi lavora nella televisione e nel cinema, perché offrono riflessioni centrate sulle dinamiche delle storie, sul perché piacciono o non piacciono, reggono o non reggono, sul perché appassionano o lasciano freddo lo spettatore. La preparazione professionale degli autori delle schede e la loro lucidità di visione, emerge, ci sembra, molto chiaramente.
Il secondo criterio che ci ha guidato, che in realtà è il più importante, è quello di giudicare le storie da un punto di vista radicato in un’antropologia cristiana. Abbiamo usato i termini di radicamento e di antropologia invece di dire semplicemente «da un punto di vista cristiano» proprio perché ci sembra che non ci siamo limitati a dire sì o no, ma abbiamo cercato di argomentare perché alcune storie a nostro parere non funzionano e/o dicono cose radicalmente false sull’essere umano e/o propongono esiti alla domanda di compimento dell’umano che ci sembrano illusori o devianti. La visione cristiana della vita e dell’uomo, condivisa da tutte le persone che hanno collaborato a questo libro, è un patrimonio che ci ha aiutato molto a illuminare la nostra lettura dei film e lo offriamo come uno dei doni più preziosi che possiamo fare ai nostri lettori.
Come poi si vede, abbiamo anche indicato in modo esplicito quegli elementi della superficie significante del film (scene erotiche e/o di nudo, di violenza, di terrore, linguaggio volgare, indulgenza sull’uso di droghe o sull’uso smodato di alcool ecc.) che possono rendere il film più o meno adatto a un certo tipo di pubblico, un tipo di indicazione che non a caso in molti Paesi si trova sulla copertina stessa della videocassetta o del Dvd, in modo che gli spettatori sappiano a che cosa vanno incontro quando acquistano o noleggiano un film.
Chi sono i destinatari principali del libro? Tutti quelli che amano il cinema, naturalmente, ma confidiamo che il volume possa essere utile in particolare a due categorie di persone: coloro che organizzano cineforum, specialmente se in contesti educativi (scuole, gruppi giovanili, associazioni, parrocchie ecc.) e i genitori che vogliono scegliere un film da godere in famiglia.
Per questo abbiamo cercato anche, nel caso di cartoni animati o di film per bambini o preadolescenti, di specificare a spettatori di quale età siano più adatti.
Ogni anno Scegliere un film raccoglie le recensioni di un largo numero di pellicole uscite nella stagione (da settembre ai primi di giugno dell’anno successivo). Pur essendo molti non sono tutti i film dell’anno, ma quelli che in qualche modo ci sono sembrati più significativi. Più significativi perché più belli e meritevoli, anche se magari passati un po’ in sordina nelle sale, o perché hanno incassato di più e ci sembrava giusto darne un’informazione ai lettori, oppure perché sono film di cui si è molto discusso e/o magari – con ragioni più o meno valide – sono stati incensati dalla critica. Abbiamo in ogni caso cercato in tutti questi mesi di setacciare le uscite per non perdere i film più interessanti e belli, anche se magari minori.
Il voto in stelline, da una a cinque, può sembrare forse riduttivo e a volte crudele. Ma ci è sembrato anche un mezzo utilissimo per chi – come molti lettori – ha poco tempo per informarsi e vuole andare rapidamente al punto.
Il voto è il frutto di un giudizio complessivo che tiene conto proprio di quei pregi contenutistici e formali di cui si è detto sopra senza farsi il problema di accostare una bella commedia per famiglie a un film magari più ponderoso ma elitario, premiando quindi quei titoli che cercano di rivolgersi a un pubblico più vasto in modo semplice e onesto oppure quelli che, nonostante qualche limite formale, presentano però un modello narrativo e valoriale particolarmente significativo e raro.
Nel volume è presente anche un’altra guida rapida di consultazione e di scelta: «i migliori film per tutti» e «i migliori film per i più giovani» sono film che ci sembrano un’ottima occasione di intrattenimento con contenuti positivi. «I film per discutere » sono film a volte più problematici, a volte meno «leggeri», a volte anche con qualche lieve controindicazione per un pubblico non preparato, ma che tuttavia ci sembrava importante segnalare come occasioni di arricchimento culturale, di confronto o comunque per passare una serata interessante e non solo di puro divertimento.
È forse superfluo ricordare che Scegliere un film non pretende di avere nessuna autorità fuori della ragionevolezza che i suoi autori hanno tentato di esprimere, cercando di rivolgersi a un pubblico mediamente colto. È un nostro punto di vista sui film, che offriamo ai lettori perché ne facciano quanto meglio credono.
Le recensioni del volume compaiono spesso «in anteprima» sul sito internet
www.familycinematv.it. Per chi invece volesse far pervenire commenti e segnalazioni è attivo l’indirizzo internet: scegliereunfilm@hotmail.com.
* Per informazioni, si prega di contattare l’ufficio stampa delle Edizioni Ares:
Dott. Riccardo Caniato – riccardo.caniato@ares.mi.it
Dott. Alessandro Rivali – alessandro.rivali@ares.mi.it