ROMA, venerdì, 28 settembre 2012 (ZENIT.org).- Sabato 29 settembre, alle 17.30, il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà la dedicazione della nuova chiesa di San Cirillo Alessandrino a Tor Sapienza, nella periferia est della capitale. Così, dopo due anni di attesa dalla posa della prima pietra, gli abitanti del quartiere potranno fruire della loro nuova parrocchia. Il primo a essere soddisfatto del lavoro realizzato dall’architetto Maicher Biagini è padre Marc Benazet, parroco di questa comunità dal 1992, che definisce il nuovo complesso «un sogno che diventa realtà».Soprattutto perché, sottolinea il religioso della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù (Padri di Timon David), «sarà di aiuto concreto nell’opera di evangelizzazione di questa periferia dove esistono diverse difficoltà, ma anche molte ricchezze».
L’opera, che sorge su una superficie di 15mila metri quadrati e in futuro potrà ospitare anche due campi sportivi polivalenti, è stata dotata di pannelli solari termici, per il riscaldamento dell’aula liturgica, e di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Ma si è pensato anche al risparmio delle risorse idriche realizzando impianti che recuperano le acque piovane e le riutilizzano per gli scarichi dei servizi sanitari e l’inaffiamento del giardino.
La struttura, riconoscibile dal tratto urbano della A24 e da via Palmiro Togliatti grazie al campanile di 24 metri, non è lontana dalla vecchia chiesa in via Carlo Balestrini, fino a oggi sede della parrocchia eretta nel 1963. «La sua costruzione – spiega monsignor Liberio Andreatta, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto – si è resa necessaria perché gli spazi erano diventati ormai insufficienti rispetto alla crescita demografica del territorio». Inoltre, aggiunge, «il nuovo edificio, oltre a riqualificare la zona, coniugherà la cura pastorale della comunità di fedeli con quella sociale del quartiere, sprovvisto di centri di aggregazione veri e propri e caratterizzato dalla presenza di marcate situazioni di disagio». Per la realizzazione degli arredi liturgici l’architetto Biagini si è avvalso della consulenza del prefetto don Giampiero Maria Arabia, parroco di Nostra Signora del Suffragio e Sant’Agostino di Canterbury e membro della Commissione diocesana per l’Arte Sacra e i Beni Culturali.
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