di Antonio Gaspari
ROMA, martedì, 25 settembre 2012 (ZENIT.org) – Tremila partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane; oltre 300.000 i contatti complessivi (la maggior parte sono giovani dai 18 ai 34 anni) sui social network della manifestazione; 5.000 collegamenti streaming per le “dirette” di LoppianoLab; 700 visualizzazioni dei video sul canale YouTube di Loppianolab.
Sono questi alcuni dati di una manifestazione, che nonostante la crisi, cresce ed offre suggestioni di futuro.
In merito alla legalità a Loppianolab (23-25 settembre) c’è stato uno scambio vitale tra magistrati, cittadini, imprenditori, giornalisti, tutti in prima linea contro la criminalità, da cui è emersa la necessità di sostanziare quella che il Movimento dei focolari chiama “legalità di relazionalità”.
Secondo i protagonisti del dibattito è questo il momento dell’essere per ‘vivere per l’altro’, per vivere la dimensione della comunità ed avviare una collaborazione tra economisti, politici, educatori e cittadini, in un’azione sinergica che unisce Nord a Sud.
A questo proposito verrà elaborato un “Manifesto per la legalità”.
Per dare risposta alla crisi economica dalla Expo delle aziende e dalla Convention di Economia di Comunione che si è svolta a Loppianolab, sono nate nuove alleanze tra imprese e progetti, come la rete internazionale di aziende che fanno turismo solidale, un rinsaldato impegno per l’occupazione giovanile, il sostegno all’imprenditoria femminile, al lancio, dell’Associazione Imprenditori per l’Economia di Comunione (AIPEC) che punta a mettere insieme le imprese che aderiscono allo spirito dell’EdC per aiutarle, favorirne lo sviluppo e farne crescere di nuove.
Non poteva mancare la discussione sulla Politica. LoppianoLab propone di lavorare per costruire un rapporto nuovo tra cittadini e politici, che guarda il bene comune. La chiave di volta potrebbe essere la “partecipazione”, indicata come la medicina per l’Italia oggi.
L’impegno vince la lagnanza e la rinascita del Paese domanda responsabilità personale e della collettività. Si lavora in vista delle elezioni 2013, cittadini in prima linea.
Non ultima la Cultura. LoppianoLab ha ribadito la “cultura della reciprocità” che ha un humus vitale nella storia e nell’esperienza del Movimento dei Focolari in Italia
Non è una novità: la crisi attuale è una crisi soprattutto culturale. Al Paese serve un nuovo progetto culturale che pone al centro l’uomo come “essere in relazione”. Il Gruppo Editoriale Città Nuova si offre come strumento di elaborazione e diffusione massmediale.
All’ottobre del 2011 il Movimento dei Focolari (www.focolare.org) era diffuso in 194 Paesi con oltre 700 centri in 82 Paesi. Gli Animatori delle diverse vocazioni e stati di vita erano 120.000, gli aderenti e simpatizzanti all’incirca un milione e mezzo, di cui approssimativamente 25.000 cristiani di 350 Chiese, 7.000 seguaci di religioni non cristiane, 10.000 persone di culture non religiose.
La riflessione della Parola di Vita, foglio mensile con commento spirituale-teologico di una frase della Scrittura da tradurre in vita, pubblicato in 96 lingue e idiomi, viene diffuso in oltre 2 milioni di esemplari, anche da radio, televisioni e internet.
Il Movimento dei Focolari che in origine si chiama “Opera di Maria” si articola in 25 diramazioni, che a loro volta animano 9 movimenti ad ampio raggio: nel mondo della famiglia (Famiglie Nuove, www.famiglienuove.info ), nella società (Umanità Nuova, www.newhumanity.org ), nel mondo ecclesiale (Movimenti parrocchiale e diocesano; movimento sacerdotale; movimento maschile e femminile degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica), tra i giovani e i ragazzi (Giovani per un mondo unito, www.mondounito.net, e Ragazzi per l’unità, www.teens4unity.net). Tra le diramazioni quella dei vescovi (qualche centinaio), legati spiritualmente ai Focolari.
Trenta sono le Cittadelle (in diverse fasi di sviluppo), la prima è sorta a Loppiano: oggi conta 900 abitanti di 70 nazionalità, con 40.000 i visitatori all’anno (www.loppiano.org).
In termini di pubblicazioni, il Movimento conta 25 case editrici “Città Nuova” in altrettanti Paesi (www.cittanuova), con una pubblicazione di 215 titoli l’anno.
Cento titoli e 50 ristampe vengono pubblicati in Italia, con un catalogo attivo di 2000 titoli. Il totale dei libri venduti in un anno è di circa 650 mila copie. Solo la rivista Città Nuova conta 37 edizioni in 22 lingue.
Altre riviste periodiche sono Gen’s e Unità e Carismi (riviste per sacerdoti e religiosi, bimestrali in diverse lingue), Nuova Umanità (bimestrale di cultura), Economia di comunione-una cultura nuova.
Il Movimento promuove e favorisce il dialogo e le relazioni tra studiosi, professionisti, studenti e operatori di varie discipline: economia, politica, comunicazione sociale, diritto, arte, medicina, pedagogia, psicologia, sociologia, architettura, sport. Vengono promossi convegni, corsi di formazione, pubblicazioni.
Tra le reti più sviluppate c’è inoltre il Movimento politico per l’unità (www.mppu.org), che propone la fraternità come categoria politica. Per quanto riguarda l’Economia di comunione sono 842 le aziende che hanno distribuito 1,2 milioni di euro di utili ai poveri.
Nei vari centri studi e università sono almeno 300 le tesi di laurea sull’economia di comunione registrate in 14 lingue, in 28 Paesi diversi, la maggior parte disponibili online. Enorme il lavoro di solidarietà e cooperazione.
Sono oltre 1000 le opere sociali di varie dimensioni nei 5 continenti. Particolarmente sviluppate quelle in campo socio-sanitario ed educativo, nelle Filippine, in Camerun, nei campi profughi della Tanzania, in Congo, Brasile, Argentina, Messico, Haiti. Diciottomila in 45 Paesi le Adozioni a distanza.
Per il lavoro di cooperazione sociale, il Movimento fa riferimento ad Amu (Azione mondo unito, www.azionmondounito.org) e a New Humanity (www.new-humanity.org).