Il Vangelo per tutti

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, lunedì, 24 settembre 2012 (ZENIT.org).

Lettura

La prima lettura cambia registro per tutta la settimana, riprendendo pagine dalla letteratura biblica sapienziale, specificamente dai Proverbi e da Qoèlet. Oggi i Proverbi si rifanno alle regole del buon vivere comune, come a un principio di legislazione naturale. Il libro dei Proverbi esprime, infatti, la sapienza umana, sostenuta e confermata dalla Sapienza divina; imposta i principi di una vera fraternità, che troverà piena espressione e compimento nelle parole e nella vita del Signore Gesù.

Meditazione

Gesù non propone una dottrina strana ed “esoterica”, cioè fatta per pochi iniziati. Egli non crea una setta, ma dà inizio a un popolo. Egli è venuto per “i molti”, per la moltitudine, per tutti. Gesù è la rivelazione del mistero nascosto nei secoli, come dirà san Paolo, è lo splendore di Dio, la sua immagine svelata. In Gesù, Dio diventa conoscibile e vicino. C’è tuttavia una progressività nello svelarsi, perché il mistero di Dio si manifesta man mano che la vita di Gesù procede; è un avvenimento che si svolge nel tempo, e non semplicemente una dottrina che viene enunciata e spiegata. Il Vangelo va annunciato come si annuncia un fatto accaduto, i fatti della vita di Gesù vanno raccontati, la salvezza va proclamata. Gli uomini ne hanno bisogno, così come si ha bisogno della luce: quando viene la luce, gli uomini escono dalle tenebre. È un tema molto diffuso nel Vangelo di Giovanni. Ed è il punto di partenza della missione cristiana. Ai cristiani che hanno fatto una vera esperienza di Cristo è stato ed è impossibile non manifestare e non raccontare quello che hanno visto e udito. I fatti hanno una loro forza di espansione, e un’esperienza vissuta impone di essere raccontata. In forza di questa esigenza è nata la Chiesa e si è trasformata l’umanità, percorsa dai testimoni del Vangelo: la forza dell’annuncio ha dato corpo a quella fraternità appena accennata nei Proverbi, ha dato dignità all’uomo e alla donna, al bambino e al povero, allo straniero e al derelitto; ha superato la barriera delle razze e dei pregiudizi. L’annuncio stesso del Vangelo è potenza di redenzione e di riscatto per l’uomo. Abbiamo ricevuto molto, per questo dobbiamo dare molto. Mentre doniamo agli altri, noi stessi continuiamo nuovamente a ricevere quello che ci è stato consegnato.

Preghiera

Nella prospettiva dell’Anno della Fede, che sta per iniziare, domandiamo al Signore Gesù: «Con il tuo amore, Signore Gesù, Cristo attira a te gli uomini di ogni generazione. Dona ai cristiani un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione, per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede».

Agire

Oggi compio un esercizio pratico di annuncio della fede intervenendo con chiarezza e coraggio in un dialogo con familiari, amici o colleghi.

Meditazione del giorno a cura di Don Angelo Busetto, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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