di Anita Bourdin
ROMA, lunedì, 24 settembre 2012 (ZENIT.org) – “50.000 rosari alle intenzioni della Famiglia e della Vita” è il titolo dell’iniziativa lanciata, in Francia, dl movimento Famille Missionnaire l’Évangile de la Vie. Per saperne di più, ZENIT ha intervistato padre Hubert Lelièvre che ha spiegato il progetto.
Perché proprio adesso un’iniziativa per la famiglia e per la vita?
Padre Hubert Lelièvre: Perché è urgente più che mai far fronte a tutti coloro che cercano di “minare” la famiglia – come ha detto Benedetto XVI in Libano lo scorso 15 settembre – e a quella “cospirazione contro la vita” denunciata da Giovanni Paolo II nella sua enciclica Evangelium Vitae.
È urgente prendere e riprendere il rosario in mano e pregare, implorare la misericordia attraverso Colei che ne è la Madre. Al mattino del mondo Dio ha creato l’uomo e la donna, grammatica comune a tutti gli esseri umani. Oggi, in nome della perversione dell’intelligenza, dell’orgoglio di ergersi a maestro della vita e dell’ideologia, vorrebbero imporci un altro sistema operativo, un altro codice genetico di quello che ci è stato donato dal Creatore.
Gli effetti sono e saranno devastanti. La società stessa ci rimette la sua armonia. La legge naturale è iscritta nel cuore di ogni persona umana, niente e nessuno può cancellare questa dolce presenza amorosa registrata nel più profondo dell’uomo che è la sua coscienza, il suo santuario interiore … Io posso negarla, posso rifiutarmi che agisca in me e mi trasformi. Fa parte dell’utilizzo della mia libertà, della mia responsabilità. Ma il tocco di Dio è inciso in ogni uomo e in ogni donna. Ogni famiglia è composta da un padre e da una madre, poiché il primo sguardo d’amore di Dio alla creazione è stato a un uomo e ad una donna, alla famiglia quindi. Dio stesso ha scelto di venire a salvarci nascendo in una famiglia, da Giuseppe e Maria.
Non posso dimenticare, poi, che, nella cascata di eventi e di anniversari di questo autunno, ricorre anche il decennale dei Misteri Luminosi. Nel 2002, Giovanni Paolo II scrisse la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariæ, con cui aprì uno spiraglio di luce nelle tenebre del Male che colpì il mondo con gli attentati dell’11 settembre 2001. Il Beato, infatti, aggiunse al Rosario i 5 Misteri Luminosi: il Battesimo di Gesù, le nozze di Cana, l’annuncio del Regno, la Trasfigurazione di Gesù, il dono dell’Eucaristia.
Perché questa “arma” della recita del Rosario?
Padre Hubert Lelièvre: Quando i figli si affrancano dalla paternità, preferendo spendere e sperperare la loro eredità (cfr Lc 15), “pronti a sacrificare i propri legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo” (Benedetto XVI, Fatima, 13 maggio 2010), arriva un giorno in cui sperimentano un vuoto interiore. Devono sapere invece che c’è sempre il cuore di una Madre che continua a battere per loro.
Una madre ci ama, qualsiasi cosa diventiamo nella vita. Vi è un’alleanza molto forte tra il cuore di una madre e del suo bambino. Il cuore della Beata Vergine raggiunge quindi il culmine del ricordo d’amore del cuore del bambino che noi siamo. Per risvegliare una memoria che spesso dorme, ovvero che siamo creati a immagine e somiglianza di Dio. Siamo appassionatamente amati dal Padre nostro, che ci aspetta in Cielo, se ci lasciamo salvare da suo Figlio Gesù.
Allora, che uso fare della propria libertà? C’è un vero e proprio appello alla conversione del cuore. La preghiera del Rosario placa il nostro cuore e lo apre alla Presenza di Dio nostro Padre. Inoltre, non c’è niente di più concreto che il rosario: tutti noi nella nostra vita, abbiamo infatti momenti di gioia, di luce, di dolore e di gloria. Allora Maria avvolge tutti questi momenti della nostra vita.
Quale migliore regalo per i bambini di sorprendere i loro genitori recitando, in ginocchio, il rosario ai piedi del loro letto! Una famiglia che prega il rosario rimane unita, attraversa tempeste, terremoti, tsunami di vita.
La recita del rosario è l’arma più efficace dopo la Messa e la confessione, nonchè l’arma più temuta dal demonio, che sventa i suoi piani. Basta andare a Pontmain, Lourdes, Pellevoisin, a La Salette, a Laus per vedere la fecondità del Rosario!
Il rosario è anche un elemento importante dell’Anno della Fede?
Padre Hubert Lelièvre: Entrare dalla Porta della Fede attraverso i Misteri del Rosario mi sembra un cammino spirituale e umano particolarmente concreto e fecondo. La preghiera del Rosario è una sintesi di tutto il Vangelo. Di conseguenza, ripetendo umilmente questi Ave Maria, l’anima si apre alla grazia che agisce dentro di me, nella mia famiglia, nella mia parrocchia, ecc. Ci viene offerta una catechesi favolosa per crescere nella fede, partendo dai Misteri del Rosario.
Cosa la ha ispirata di Giovanni Paolo II?
Padre Hubert Lelièvre: Vederlo pregare mi ha sconvolto, profondamente segnato come quando si incide qualcosa nel marmo. Sono stato alla sua scuola eucaristica e mariana, e anche alla scuola della misericordia e della compassione. Ricordo questa bambina di 8 anni, Marzia, affetta da AIDS che mi aveva chiesto di condurla “nella casa del Papa” prima di morire. Non posso dimenticare i loro sguardi, l’abbraccio delle loro anime!
Mi ricordo che, da giovane sacerdote, andavamo spesso recitare il rosario con il Papa, il primo sabato del mese. Toccavamo col dito il suo affetto per la Madonna. Avevamo l’impressione che si vedessero e si parlassero dal vivo. Lui non ha fatto nulla nella sua vita, senza averne parlato prima con la Madonna. Vi era una fiducia, un abbandono, una gioiosa e profonda complicità. Giovanni Paolo II aveva uno sguardo mariano! Appena aveva un attimo, tirava fuori il rosario dalla tasca, in modo che restassero sempre connessi! Spero che un giorno sapremo un po’ meglio come la Vergine Maria sia stata presente con lui durante il suo pontificato.
A chi è rivolta l’iniziativa?
Padre Hubert Lelièvre: La proposta di distribuire 50.000 rosari con un dépliant esplicativo è nata soprattutto per raggiungere ogni famiglia, primo luogo di apprendimento della fede. La preghiera del Rosario da una mano a trasmettere la fede, si saldano le generazioni quando la famiglia prega insieme. Poi ad ogni parrocchia e ad ogni città. Ogni prete donerà un rosario durante i battesimi, i matrimoni, i funerali nel corso di quest’anno… Chissà quanti milioni di rosari saranno donati in Francia durante l’Anno della Fede! Quanti cuori saranno toccati dalla Vergine, quante famiglie pacificate, quante persone usciranno dalla solitudine, dall’isolamento grazie a questa moltitudine di piccoli gruppi di preghiera! E chissà quanti mali si saranno risparmiati solo perché diamo alla Vergine Maria la possibilità di esercitare la sua Maternità divina! La Francia, terra mariana, ritroverà il suo splendore.
Cosa risponde a coloro che dicono “non conosco nessuno a cui dare un rosario”?
Padre Hubert Lelièvre: Se davvero non conoscete nessuno, pregate la Madonna di farvi incontrare qualcuno durante la spesa, per strada, in metropolitana, al mercato, a lavoro. Anche se non conoscete questa persona, sappiate che la Beata Vergine la conosce. Da parte nostra, semplicemente avviciniamoci alle persone con semplicità dicendo: “Non so se questo Le dice niente, non so come è la sua fede … ma qualcosa mi spinge a darle questo rosario. Lo usi per pregare”. E finiamo con un sorriso: “Pregherò per voi. Per favore, pregate anche per me”. È questa la comunione dei santi; bisogna quindi seminare, seminare e seminare!
Dove si possono ricevere questi rosari?
Padre Hubert Lelièvre: Ad esempio, presso la Famille Missionnaire l’Évangile de la Vie. Abbiamo preparato un piccolo volantino per aiutare a pregare il rosario. La vostra generosità permetterà di realizzare questo progetto di evangelizzazione, di riscaldare i cuori!
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Per informazioni:
L’Évangile de la Vie
www.evangelium-vitae.org
[Traduzione dal francese di Paul De Maeyer]