ZELARINO, mercoledì, 19 settembre 2012 (ZENIT.org) - Il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha incontrato questa mattina al "Centro pastorale Cardinale Urbani" di Zelarino i rappresentanti - gestori, parroci e istituti religiosi interessati - delle scuole materne paritarie della diocesi. 

Si tratta di una realtà particolarmente significativa che riunisce - nei soli (e pochi) comuni del Patriarcato di Venezia - 54 scuole per un totale di 154 sezioni e 3731 alunni ed è in questi anni alle prese con le notevoli difficoltà derivanti dalla diminuzione e crescente incertezza dei contributi derivanti dai vari livelli istituzionali e dall’aumento costante dei costi di gestione dell’attività. 

Il Patriarca ha riaffermato la grande funzione educativa svolta dalle scuole materne paritarie d’ispirazione cattolica - espressione, a loro volta, del diritto fondamentale della libertà religiosa e di educazione - invitando a metterne maggiormente in rilievo, senza più “complessi d’inferiorità”, lo straordinario valore educativo, culturale ed anche sociale e politico.

“Se implodessero e venissero meno le scuole paritarie nel nostro Paese – ha osservato tra l’altro mons. Moraglia durante l’ampio momento di dialogo - bisognerebbe fare una manovra aggiuntiva… Sono servizio pubblico, di interesse pubblico. In tal modo la comunità cristiana si rende capace di offrire una proposta buona per l’uomo attuale, per tutta la collettività, per la vita della città. Anche con l’opera di queste scuole contribuiamo a introdurre l’uomo nella sua plenarietà e a rapportarlo con il bene comune”.

Nel corso della riunione – a cui hanno partecipato tra gli altri mons. Valter Perini e mons. Guido Scattolin del Patriarcato di Venezia, Stefano Giordano (presidente della Fism di Venezia) e Adriano Doria (vicepresidente dell’Agenzia patriarcale per le scuole card. La Fontaine) – è stato presentata la bozza di un protocollo d’intesa per la costituzione di “comitati di rete”.

La proposta di tali comitati è di mettere insieme e collegare, ferma restando l’autonomia di ogni singolo istituto, più scuole dell’infanzia nell’ambito di una collaborazione più stretta nel ricercare più efficienti risultati nel campo dell’amministrazione, della gestione, della formazione e del complessivo compito educativo.

Le scuole che vi aderiranno opereranno in sinergia, facendo “attività di rete”, soprattutto nel campo educativo, nella funzione gestionale (personale, segreteria e amministrazione, bilancio e rette, acquisto di beni e servizi ecc.) ed anche di carattere “pastorale” attraverso iniziative comuni.