Messa solenne alla Navicella per Madre Teresa di Calcutta

Si attende un secondo miracolo per la canonizzazione della beata

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ROMA, giovedì, 6 settembre 2012 (ZENIT.org) – I quindici anni dalla morte di Madre Teresa di Calcutta sono stati ricordati ieri, durante una messa nella antica chiesa di Santa Maria in Domnica, anche nota come Santa Maria alla Navicella.

La solenne liturgia è stata presieduta dal Cardinale Angelo Comastri in una chiesa gremita ed è stata arricchita dalle polifonie dell’imponente Coro della diocesi di Roma. Al lato dell’altare in mezzo al fumo dell’incenso, si intravedeva una foto della beata Teresa di Calcutta.

“Sono 15 anni che è morta madre Teresa, ma il suo ricordo è molto vivo perché i santi lasciano un segno”, ha dichiarato a Zenit il cardinal Comastri.  “Le false grandezze – ha proseguito il porporato – si spengono tutte. Madre Teresa disse una volta che la storia è l’inceneritore di tutti gli orgogli, ma lei era umile e per questo ancora il suo ricordo è vivo e il suo esempio ancora affascinante”.

Comastri ha concluso ricordando che “l’esempio di Madre Teresa è importante nella Chiesa soprattutto oggi, dopo che il Papa ha indetto un Anno della Fede. Tutte le crisi nella Chiesa hanno radice in una crisi di fede: ce lo ha detto in tante occasioni il papa e Madre Teresa lo ha ripetuto molte volte”.

Dopo la comunione, una religiosa delle Suore Missionarie della Carità  ha ricordato che “il messaggio di Madre Teresa a ciascuno di noi è: il Creatore ha sete della tua risposta di amore. La Madre esortava noi suore, con queste parole: amatevi l’un l’altra, come Dio ha amato voi, perché è l’amore il fondamento del senso della vita e dove c’è amore, c’è Dio”.

Conclusa la Santa Messa sono stati esposti due ostensori con delle reliquie di madre Teresa che i fedeli hanno potuto venerare; dopo di che due suore hanno consegnato un piccolo biglietto contenente una medaglietta e una frase della beata albanese trapiantata in India.

Padre Brian Kolodiejchuk, postulatore della causa di canonizzazione di madre Teresa di Calcutta, ha spiegato a Zenit: “Stiamo aspettando un miracolo, ci arrivano molte segnalazioni di grazie; ogni anno, quasi sempre, si verifica qualche caso importante e vi stiamo investigando, anche se al momento ne attendiamo uno sufficientemente forte e solido per presentarlo al processo. Siamo fiduciosi che arriverà”.

“Bisogna ricordare – ha proseguito il postulatore – che per avere un miracolo utile per il processo di canonizzazione qualcuno deve pregare Madre Teresa e Lei deve intercedere, Dio deve fare il miracolo, ma bisogna anche che le persone ci informino di quanto avvenuto. Dopodiché, come postulatore, mi occuperò che venga studiato e presentato agli appositi comitati scientifici”.

“La comunione dei santi – ha aggiunto il postulatore – ci permette oggi di essere meglio collegati con la suora beata. In certo senso è più facile adesso perché prima c’era bisogno di o chiamala per telefono o a Calcutta, o di scrivere una lettera, anche se, arrivandone tante, la risposta tardava. Adesso possiamo comunicare con lei 24 ore su 24 e 7 giorni su 7”.

Le suore della beata Madre Teresa oggi sono nel mondo 5080 e le case 765 (di cui 21 in Italia e 7 Roma).

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione