di Luca Marcolivio
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 6 settembre 2012 (ZENIT.org) – L’attenzione ai temi ambientali e della salvaguardia del creato è un aspetto non secondario del Magistero della Chiesa ed in particolare di papa Benedetto XVI. La partnership stabilitasi tra Vaticano, Renault ed Enel è un esempio di come l’insegnamento ecclesiale in materia non abbia tardato a diventare prassi.
È di ieri, infatti, la consegna al Santo Padre di due vetture Renault elettriche, appositamente realizzate per il Pontefice e per il personale a suo servizio. I contenuti dell’iniziativa sono stati illustrati stamattina in conferenza stampa presso la Sala Marconi di Radio Vaticana.
Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi S.I., ha in primo luogo ricordato alcuni dei passaggi salienti dell’impegno di Santa Romana Chiesa in campo ambientale ed in particolare sul fronte delle energie rinnovabili. Benedetto XVI vi dedicò alcune significative pagine della Caritas in Veritate, mentre il tema della Giornata Mondiale del Creato del 2010 (Custodire il creato per coltivare la pace) metteva in stretta correlazione il tema ambientale con quello della pace.
Sul piano pratico le iniziative del Vaticano non sono mancate. “La Santa Sede già dispone di altre auto elettriche – ha ricordato a tal proposito padre Lombardi -. Il Santo Padre ne ha fatto utilizzo in particolare durante le visite pastorali a Venezia e ad Arezzo e in occasione dell’ultimo Mercoledì delle Ceneri, tra Sant’Anselmo e Santa Sabina. L’Aula Paolo VI, inoltre, è munita di pannelli fotovoltaici”.
Il profilo tecnico delle vetture elettriche consegnate a Benedetto XVI è stato illustrato dal presidente di Renault Italia, Jacques Bousquet. Si tratta due esemplari unici, con motori al 100% elettrici, progettati sulla base del modello Kangoo Maxi Z.E., sviluppati in collaborazione con il carrozziere Gruau.
I veicoli – uno di colore bianco destinato al Papa, l’altro blu, ad uso della gendarmeria vaticana – sono stati presentati ieri a Benedetto XVI dal presidente-direttore generale del Gruppo Renault, Carlos Ghosn, nel corso di una visita presso la residenza pontificia estiva di Castel Gandolfo.
“Con questo dono a Sua Santità – ha dichiarato in una nota il n°1 di Renault, Carlos Ghosn – Renault rinnova il proprio forte e continuo impegno per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.
La vettura bianca ad uso del Papa presenta lo stemma pontificio su entrambi i portelli anteriori. Lunga 4,6 metri e larga 1,8 metri, la nuova papamobile è dotata di un motore elettrico da 44 kW (60 cv) e di una batteria agli ioni di litio che le assicura un’autonomia media di 170 km.
Il secondo esemplare – di colore blu e destinato alla gendarmeria vaticana – ha una banda bianca e gialla lungo la fiancata: per il resto è identico alla papamobile.
Da parte sua il presidente di Renault Italia, Jacques Bousquet ha parlato di un “progetto simbolo di un impegno comune”. La casa automobilistica francese, già da alcuni anni, produce veicoli elettrici “per rispondere alle problematiche dell’inquinamento globale e dell’aumento della popolazione – ha spiegato Bousquet -. L’auto elettrica, del resto, è l’unico tipo di automobile ad emissioni zero, sia in fatto di inquinamento atmosferico che di inquinamento acustico”.
Il contributo di Enel ai progetti ecosostenibili della Santa Sede, come ha ricordato il direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel, Livio Gallo, si concretizza nella fornitura di sei stazioni di ricarica tra Vaticano e Castel Gandolfo, in grado di supportare lo sviluppo della mobilità “a emissioni zero” nelle Residenze Papali. Una stazione di ricarica davanti all’Aula Paolo VI sarà messa a disposizione anche di dipendenti e visitatori.