ROMA, mercoledì, 5 settembre 2012 (ZENIT.org).- Riprendiamo in traduzione italiana il messaggio del patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, per la recente Giornata per la salvaguardia del creato.
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Fratelli e figli diletti nel Signore,
Dio che ha creato l’Universo e ha formato la terra come una perfetta abitazione dell’uomo, ha dato a lui l’ordine e la possibilità di svilupparsi e di moltiplicarsi e di riempirla e di dominare su di essa e su tutti i suoi animali e piante. (Gen.1,28)
Il mondo che ci circonda ci è stato dunque donato dal Creatore come uno stadio di attività sociale, ma anche di santificazione, in attesa della restaurata creazione nel secolo futuro. Da sempre la Santa e Grande Madre Chiesa di Cristo sostiene e vive questa posizione teologica, perciò anche la Nostra Umile Persona è stata posta, com’è noto, a capo della iniziativa ecologica, ripresa dal nostro Sacratissimo Trono Ecumenico, per la protezione del nostro pianeta assai travagliato, volontariamente e involontariamente.
La pienezza della vita, che è opera della sapienza di Dio, non fu data sicuramente all’incontrollabile potestà dell’uomo. Una dominazione totale della terra da parte dell’uomo e di tutto ciò essa contiene, significa un uso logico ed un godimento dei beni offerti e non un attingere per avidità ed un abuso catastrofico o una distruzione delle sue risorse.
Malgrado ciò, sopratutto ai nostri giorni, osserviamo un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, con la conseguenza della distruzione dell’equilibrio ambientale, degli ecosistemi e in genere delle condizioni ambientali, così che le condizioni di vita dell’uomo, poste da Dio, sulla terra diventano per lui più ostili. Per esempio, come osserviamo tutti, scienziati, ecclesiastici e politici responsabili e l’umanità in genere, la temperatura dell’atmosfera aumenta, si manifestano piogge terribili, vengono contaminati gli ecosistemi del sottosuolo e del mare ed in genere viene distrutta, e alcune volte anche completamente distrutta, la possibilità di continuazione della vita in alcune regioni.
Vedendo e valorizzando in pratica i pericoli per l’umanità di questo sviluppo delle condizioni ambientali, la Madre Chiesa ha istituito già dall’epoca del nostro predecessore, l’indimenticabile Patriarca Demetrio, il Primo Settembre di ogni anno quale giornata di preghiera per l’ambiente, ossia per il mondo terrestre di vita dell’uomo.
Però dobbiamo accettare che le cause degli spiacevoli cambiamenti ambientali non provengono da Dio ma dall’uomo e di conseguenza la supplica e la preghiera della Chiesa e di tutti noi a Dio, il Signore dei Signori e Colui che tutto governa, per il miglioramento delle condizioni ambientali, è essenzialmente una richiesta di pentimento dell’umanità stessa dal proprio peccato di distruzione delle cose della terra, invece di usufruirne con ragione e attenzione, in modo che si conservi per sempre la prolificazione delle sue risorse.
Pregando e chiedendo a Dio di conservare l’ambiente della terra idoneo per la vita dell’uomo su di essa, in sostanza preghiamo che Dio cambi il pensiero dei potenti della terra e li illumini di non distruggere l’ecosistema terrestre per motivi di utilità economica e interesse temporale. Però, tutto questo vale anche per ogni uomo, anche perché ognuno di noi – nella misura delle proprie piccole possibilità -, contribuisce alle piccole catastrofi ambientali, dovute alla propria stoltezza.
Di conseguenza, pregando per l’ambiente, preghiamo per il pentimento di ognuno di noi, per il nostro piccolo o grande contributo al danno ed alla distruzione dell’ambiente che viviamo globalmente, come somma di più piccoli interventi dannosi, ai grandi e importanti fenomeni catastrofici, che avvengono negli anni.
Rivolgendo questo appello, preghiera e raccomandazione dal Sacro Centro dell’Ortodossia all’ecumene e a tutta l’umanità, preghiamo che il Signore Datore di ogni bene, che ha donato a tutti noi che abitiamo sul pianeta, il paradiso terrestre, ispiri buoni sentimenti nei cuori di tutti gli uomini, in modo che rispettiamo l’equilibrio ambientale che Egli, nella Sua Sapienza e nella Sua bontà ci ha consegnato, affinché sia noi, sia le generazioni che seguono, godano le donazioni di Dio con sentimenti di ringraziamento e di glorificazione.
Preghiamo che questa Sapienza, Pace e Forza di Dio, che ha creato, che conserva e porta verso le cose ultime la creazione che attende la sua salvezza, preservi l’ambiente sempre fruttuoso e contribuisca continuamente al progresso dell’uomo e porti a buon frutto le opere buone di coloro che lavorano per questo e invochiamo la Grazia e l’infinita Misericordia su tutti gli uomini e sopratutto su coloro che rispettano e custodiscono il creato, come un altro paradiso. Così sia!
1 Settembre 2012
+ il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo,
fervente intercessore presso Dio