di Anne Kurian
L’AVANA, giovedì, 29 marzo 2012 (ZENIT.org) – La fede è la chiave alla riconciliazione di tutti i cubani. Lo ha detto ieri il cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.
Il porporato canadese, che è anche il prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha dato le sue prime impressioni della visita del Papa in Messico e Cuba in un’intervista alla Radio Vaticana.
Per il cardinale, la visita del Santo Padre è stata “un messaggio al mondo intero”, che mostra quanto la Chiesa cattolica sia “al cuore dell’identità spirituale e culturale del continente”.
Questa visita, ha proseguito, è “un fattore per rafforzare questa identità, e per portarla al suo nucleo, alla persona di Gesù Cristo”. Ouellet ha menzionato anche i cambiamenti in atto a Cuba. “A Cuba, c’è una primavera della fede”, ha detto. C’è una “apertura alla Chiesa cattolica all’opera di carità, ma il Papa ha insistito sulla fede”.
“Rivitalizzare la fede è la chiave alla riconciliazione di tutti i cubani”, affinché “lavorino veramente insieme, guardino davanti e rimodellino la loro identità attingendo dalla tradizione della Chiesa cattolica, che è anche parte di questa cultura”, ha aggiunto Ouellet.
Il presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina ha anche ribadito che gli abitanti della regione devono essere confortati nella loro fede. “Si confrontano con problemi difficili
– povertà, violenza, sfide per le famiglie – e così il Papa li ha esortati a rivolgersi a Dio e di chiedere la purificazione del cuore”.
“È un messaggio straordinario – ha concluso il cardinale -. Il cuore di Cristo non è un cuore per la dominazione, è per il servizio, è per il vero amore e la solidarietà”.
[Traduzione a cura di Paul De Maeyer]