USA: domani la manifestazione per la libertà religiosa

Sul medesimo tema, i vescovi hanno annunciato una veglia di preghiera per il 30 marzo

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ROMA, giovedì, 22 marzo 2012 (ZENIT.org) – Migliaia di cattolici americani scenderanno domani in piazza per la libertà religiosa. Cortei e manifestazioni si terranno in più di 120 città statunitensi per chiedere all’amministrazione Obama il ritiro della norma che costringerebbe le istituzioni religiose ad agire contro la propria coscienza e contro i propri principi morali.

Il mandato federale promulgato dal Dipartimento per la Salute obbligherebbe anche scuole, assicurazioni ed ospedali cattolici ad esercitare l’aborto, la sterilizzazione e la contraccezione. La risposta da parte della chiesa americana e delle associazioni laicali è stata di una contrarietà senza compromessi.

La manifestazione di domani è aconfessionale e vedrà scendere in piazza rappresentanti di varie chiese americane. Oltre alla presenza di 15 vescovi cattolici, la Radio Vaticana ha segnalato la partecipazione della nipote di Martin Luther King, Alveda.

Secondo il teologo Robert Royal, presidente del Faith and Royal Institute, quella dell’amministrazione Obama è un’offesa non solo alla libertà religiosa ma anche al diritto alla vita, in quanto il mandato impone la fornitura di farmaci con effetti abortivi.

“Così il governo, pian piano, sta avanzando un nuovo tipo di definizione della salute. Negli Stati Uniti, il governo federale non può pagare per un aborto, né si può far pagare la gente per questa scelta”, ha spiegato Royal, ai microfoni di Radio Vaticana.

L’associazione laica Pro-Life Action League, intanto, sta raccogliendo adesioni alla manifestazione da ogni parte del paese. Secondo quanto riferito dal presidente della Action League, Eric Scheidler, il numero di partecipanti è più che raddoppiato nel giro di tre settimane.

La protesta si articolerà in una rete di città che si collegheranno tra di loro via Internet.
La data del 23 marzo è stata scelta in quanto anniversario del celebre discorso di Patryck Henry, uno dei padri della Rivoluzione Americana che nel 1775 proclamò: Datemi la libertà o datemi la morte.

“L’amministrazione Obama non ha mai, in nessun momento, preso sul serio i problemi di coscienza, le obiezioni morali, o le obiezioni religiose del popolo americano su questo tema”, ha dichiarato Scheidler.

“Finché non permetteranno a tutte le istituzioni – ha proseguito l’attivista pro-life – di scegliere se fornire o non fornire contraccettivi, la sterilizzazione e medicinali abortivi, che non sono ‘cura preventiva’ per niente, perché la gravidanza non è una malattia, continueremo a combattere questa norma”.

La manifestazione di domani sarà seguita, esattamente una settimana dopo, da una veglia di preghiera, promossa dai vescovi americani, sempre in nome della libertà religiosa. L’iniziativa è stata annunciata dalla Commissione amministrativa della Conferenza Episcopale.

In vista della veglia di preghiera del 30 marzo, la Conferenza Episcopale  ha messo a disposizione vari sussidi di preghiera: dal sito www.usccb.org è possibile scaricare cartoline in formato PDF con il testo della preghiera per la libertà religiosa.

Nelle cartoline, disponibili in spagnolo e inglese, sono rappresentate tre icone: una dell’Immacolata Concezione, Patrona degli Stati Uniti; una della Madonna di Guadalupe, Patrona delle Americhe e dei non nati; una di San Tommaso Moro, martire della fede e Patrono dei governanti, degli statisti e dei politici.

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ZENIT Staff

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