BOLOGNA, martedì, 6marzo 2012 (ZENIT.org) – Dal 23 al 25 Marzo verrà offerto un ritiro spirituale per le donne e gli uomini che portano il dolore emozionale e spirituale dell’esperienza dell’aborto volontario.
Il percorso, chiamato La Vigna di Rachele, verrà offerto per la quinta volta in Italia. In passato hanno partecipato al ritiro non solo singole persone ma anche coppie.
“La Vigna di Rachele offre l’opportunità di allontanarsi per tre giorni dalle pressioni quotidiane per concentrarsi su questo capitolo della propria vita” commenta la coordinatrice, Monika Rodman Montanaro, che collabora dal 1997 con la fondatrice del ritiro e risiede in Italia dal 2007.
“Un capitolo – prosegue – forse mai aperto perché troppo doloroso, ma che ha portato conseguenze emozionali, spirituali e relazionali. Per questo offriamo un ambiente accogliente e compassionevole, ed un sostegno emotivo che dà la forza per rivedere quest’esperienza attraverso gli occhi misericordiosi del Buon Gesù.”
Secondo la psicoterapeuta americana Theresa Burke, PhD, fondatrice della Vigna di Rachele, molte donne e molti uomini cercano un aiuto dai cinque a venti anni dopo la loro esperienza abortiva, dopo aver sofferto per anni in confusione e in silenzio.
La Dott.ssa Burke ha creato il ritiro, il cui manuale porta sia il nihil obstat sia l’imprimatur, in un modo che permette la partecipazione non solo delle donne, ma anche di altre persone toccate dall’aborto.
Coppie, nonni e fratelli del bambino abortito, così come membri del personale medico che hanno partecipato all’interruzione di gravidanza e all’aborto terapeutico sono arrivati alla Vigna di Rachele cercando la pace e la guarigione interiore.
L’apostolato della Vigna di Rachele gode dell’accoglienza del cardinale Carlo Caffarra e dell’appoggio del cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita.
Il ritiro include la condivisione delle storie personali, meditazioni ed esercizi con le Scritture, la celebrazione dei Sacramenti ed una Funzione Commemorativa. La coordinatrice per l’Italia spiega:
“Il weekend è guidato da un’equipe che include una psicologa cattolica ed un sacerdote. E’ progettato per facilitare, in un ambiente emotivamente sicuro, l’espressione di emozioni collegate all’esperienza dell’aborto – rabbia, ambivalenza, lutto e sensi di colpa – per continuare un percorso di recupero, riconciliazione e rinascita. Attraverso un percorso di esercizi creati per elaborare questo lutto, i partecipanti fanno esperienza dell’amore incondizionato di Dio. Il percorso è molto efficace per coloro che hanno difficoltà a perdonare sé stessi ed altri.”
La Vigna di Rachele opera in piena comunione con la Chiesa universale. Rappresenta una risposta autenticamente cristiana alla piaga dell’aborto, prendendo ispirazione da Beato Giovanni Paolo II, che nella sua enciclica Evangelium vitae (1995) ha implorato coloro che hanno fatto esperienza dell’aborto a non abbandonare la speranza, ad interpretare quest’esperienza nella sua verità, e ad aprirsi “con umiltà e fiducia al pentimento”.
Incoraggiando chi ha abortito, il Santo Padre affermava: “il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. A questo stesso Padre ed alla sua misericordia voi potete affidare con speranza il vostro bambino.” (Evangelium vitae 99)
La Vigna di Rachele è cresciuta notevolmente dal momento in cui ha iniziato, nell’anno 1994, nell’Arcidiocesi di Filadelfia (USA). Più di 100.000 persone ne hanno fatto esperienza e il programma si è ormai diffuso nel mondo in tutti i continenti. Quest’anno verranno offerti, in più di 20 Paesi del mondo, più di 600 weekends. In Europa La Vigna di Rachele è anche presente in Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Russia e Malta.
Secondo la creatrice, il programma cresce “non solo perché offre un metodo efficace ma perché mette Cristo al centro del percorso fatto”.
“Non continuare a vivere nella vergogna, paura e paralisi emotiva,” incoraggia la Dott.ssa Burke. “Questo weekend è un bellissimo regalo che puoi fare a te stessa, o ad un tuo caro. La Vigna di Rachele aiuterà a riflettere sulla propria vita e a riscoprire la propria voce interiore. E’ veramente una ‘terapia’ per l’anima che, attraverso un processo unico, aiuta le persone ad arrivare ad una profonda riconciliazione e guarigione interiore, così da permetterle di ritrovare la pace e scoprire il coraggio per affrontare con fiducia un futuro pieno di speranza.”
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Si possono leggere commenti dei partecipanti ai primi ritiri italiani sul sito www.vignadirachele.org.
Un’offerta di € 170 a persona (o di € 300 per coppia o 2 familiari, ad. es. madre e figlia) viene richiesta per aiutare a coprire le spese di vitto e alloggio, più i materiali ed altri costi del ritiro.
Per iscriversi al weekend, o per ottenere ulteriori informazioni sul trauma post-aborto e la sua guarigione, consultare www.vignadirachele.org. Le email si possono inviare a: info.vignadirachele@yahoo.it e la Rodman riceve le chiamate telefoniche nella sede nazionale della Vigna di Rachele: 099.7724.518. Tutte le comunicazioni vengono trattate con il massimo rispetto per la privacy personale.