ROMA, martedì, 29 novembre 2011 (ZENIT.org) – Un documento pro vita chiamato “San José Articles” (www.sanjosearticles.org) si sta diffondendo in vari Paesi del mondo. Noto anche come la “Carta di San José”, il manifesto è stato presentato di recente in Italia, nelle Filippine e in Uruguay.

Gli Articles contengono una serie di affermazioni riguardanti l'inviolabilità della vita umana e ribadiscono che a livello internazionale non esiste un “diritto” all'aborto. Il documento in questione è stato pensato come un aiuto per controbattere le agenzie o i rappresentanti delle Nazioni Unite che continuano a proclamare l'esistenza di un tale diritto.

Il documento è stato firmato da un gruppo di accademici di fama internazionale, fra cui Robert George, dell'Università di Princeton (USA), John Haldane, dell'Università di Saint Andrews (Scozia), e John Finnes, dell'Università di Oxford (Inghilterra). Il testo ha inoltre l'appoggio di vari politici di rilievo, tra cui l'europarlamentare Anna Zaborska e l'ex ministro francese Christine Boutin, candidata alle presidenziali del 2012.

Secondo l'ultimo numero di Friday Fax (23 novembre), del Catholic Family & Human Rights Institute (C-FAM), la Carta è stata lanciata di recente a Cebu, nelle Filippine, in occasione del Congresso Nazionale Filippino per la Vita.

All'incontro ha partecipato anche l'ex leader della maggioranza al Senato delle Filippine, Francisco Tatad, e l'arcivescovo di Cebu, monsignor Jose Serofia Palma.

“Gli Articoli di San José hanno innanzitutto la funzione di contrastare le false rivendicazioni di un diritto internazionale all'aborto, ma costituiscono anche uno dei maggiori incentivi nella lotta contro la contraccezione e la sterilizzazione imposte dall'estero”, ha detto Tatad a Friday Fax.

Secondo quanto riferito da Friday Fax, un elenco “impressionante” di personalità, fra cui il deputato Gerardo Amarilla e un noto calciatore, ha lanciato di recente la Carta nel parlamento dell'Uruguay.

Mentre il testo è stato lanciato lo scorso mese a Madrid, a Londra e a Strasburgo, all'inizio di novembre è stato presentato anche a Roma. Tra i suoi sostenitori spiccano personalità come Giuseppe Benagiano, professore presso l'Università “La Sapienza” e segretario generale della Federazione Internazionale di Ginecologia e di Ostetricia, e Luca Volontè, capogruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

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