VALLE DE ÁNGELES, lunedì, 28 novembre 2011 (ZENIT.org ).- Al termine dell’Assemblea ordinaria, nel loro messaggio finale, i vescovi dell’America Centrale hanno chiesto a chi vive nella regione di non oscurare o indebolire l’impegno cristiano e hanno notato con gioia che il popolo centroamericano “non perde la speranza”, anche quando vive situazioni di difficoltà e dolore.
I vescovi dei Paesi dell’America Centrale si sono riuniti per l’Assemblea ordinaria del Segretariato Episcopale Centro Americano (SEDAC) dal 21 al 25 novembre a Valle de Ángeles, nell’Honduras.
Incentrandosi nella prima parte sulla parabola del grano e della gramigna, i vescovi affermano che “Gesù ci insegna che il Regno di Dio si fa strada nella storia attraverso il peccato e il male dell’uomo”.
Riconoscono come “grano buono, segno del regno, l’amore per la vita, radicato nel cuore dei nostri popoli e distintivo della nostra cultura, anche se vissuto tra le erbacce di una allarmante violenza che prende molte forme ed ha diverse agenti: il crimine organizzato e il narcotraffico, la crescente violenza comune”.
Oltre alle soluzioni sociali ed economiche che gli Stati e la società devono attuare per frenare e debellare la crescita di questo flagello, “noi cristiani – affermano i vescovi – dobbiamo impegnarci nella sequela di Cristo Redentore”.
“Con la consapevolezza che il buon grano del Regno di Dio continua a crescere tra le erbacce, non permettiamo che venga oscurato o indebolito il nostro impegno cristiano per vivere e proclamare i valori del Vangelo”, esortano.
In secondo luogo, i vescovi centroamericani ricordano la parabola del granello di senapa, “con la quale Gesù ci insegna che il Regno di Dio non arriva necessariamente attraverso gesti o azioni grandiose, ma discretamente per mezzo di realizzazioni umane, inizialmente piccole o limitate”.
I vescovi riconoscono con gioia “alcuni segni di vita ecclesiale, che come semi di senape possono sembrare piccoli, ma che già stanno dando molti frutti nelle nostre comunità”.
Tra questi, i vescovi segnalano “la profonda ‘spiritualità’ del nostro popolo americano, con la quale si aggrappa all’amore di Dio e non perde la speranza anche vivendo situazioni drammatiche di difficoltà e di dolore”, così come la dedizione generosa di tanti sacerdoti, religiosi e laici, che per le campagne e per le città danno testimonianza di Cristo e servono la Chiesa tra numerose limitazioni e sacrifici.
Inoltre, c’è “la via del rinnovamento di molte delle nostre parrocchie, che si sta facendo strada, nonostante alcune resistenze personali e strutturali”.
Un altro segno “estremamente incoraggiante è la fede entusiasta di molti giovani, ‘amici e discepoli di Cristo’, che certamente sono e rimarranno il futuro fermento di rinnovamento della nostra società alla luce del Vangelo”.
Infine, i vescovi ricordano la parabola del seminatore, “con la quale Gesù presenta se stesso annunciando con ottimismo il Regno, con le sue parole ed azioni, senza escludere nessuno dal piano di Dio”.
“È il nostro più grande desiderio di vescovi del Centro America che la nostra Chiesa non cessa di seminare con fervore missionario per piantare il seme del Vangelo, trasformandosi in un ‘potente centro di irradiazione della vita in Cristo’ (Aparecida, 362), impegnato per una vita migliore e più degna per tutti, soprattutto per i più poveri ed emarginati della società”, si legge nel testo.
“Ci sforzeremo di vivere la nostra fede come un modo di discepolato missionario, frutto di un incontro profondo e continuamente rinnovato con Gesù Cristo, vissuto nella comunione e la partecipazione attiva in seno alla comunità cristiana ed espressa profeticamente nella testimonianza significativa ed efficace dei valori del Vangelo nella società”.
I vescovi centroamericani esprimono anche la loro profonda gratitudine ad Adveniat, l’organismo della Conferenza episcopale tedesca che compie quest’anno il cinquantesimo della sua fondazione e a tutto il popolo cattolico della Germania. Creato dai vescovi tedeschi con lo scopo di sostenere il cammino evangelizzatore della Chiesa nell’America Latina, Adveniat – così concludono – “si è dimostrato sempre vicino e generoso nei confronti delle esigenze delle nostre chiese centroamericane”.
Il testo completo del messaggio è disponibile sul seguente indirizzo web:
http://www.zenit.org/article-40996?l=spanish
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