di Paola De Groot – Testoni
GOUDA (PAESI BASSI), domenica 27 novembre 2011 (ZENIT.org) – La splendida Chiesa di Sint-Jan (San Giovanni) a Gouda, in Olanda, è stata visitata dalla Regina Beatrice in occasione dell’inaugurazione della mostra “Schizzi di Bellezza” presso il museumgoudA, martedì 22 novembre.
L’esposizione all’interno del suggestivo museo, presentava i cartoni preparatori delle famose 72 vetrate della basilica iniziate nel 1555 dai fratelli Dirck en Wouter Crabeth (1510-1572). La Chiesa attuale, che risale al 1552, venne ricostruita, dopo un incendio, su un preesistente edificio sacro risalente al 1280. Con i suoi 123 metri di lunghezza è la chiesa più lunga d’Olanda e si situa tra i primi 100 nella lista dei monumenti olandesi dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nel 1572, solamente venti anni dopo la sua ricostruzione, la Chiesa fu requisita dai Calvinisti che ancora la occupano e hanno trasformato questa stupenda basilica in un tempio protestante. Cosa però unica nella storia religiosa olandese, le vetrate sopravvivono alla furia iconoclasta del 1566 e vengono salvate nonostante rappresentino santi, in primis San Giovanni al quale la basilica era dedicata, e anche personaggi storici o prelati cattolici come il re Filippo II e i vescovi di Utrecht e Liegi.
Un caso di particolare tolleranza? Ewoud Mijnlieff, Conservatore di Arte Antica del MuseumgoudA, ha dato motivazioni più concrete: “Le vetrate erano state ultimate appena vent’anni prima, probabilmente l’orgoglio di tutta la cittadinanza di possedere una tale bellezza ha prevalso sulle questioni teologiche”.
Quindi non solo le vetrate non vennero nè distrutte nè rimosse, ma avvenne un’altro fatto veramente unico, i protestanti continuarono l’opera dei cattolici. Infatti, come prima della Riforma, la Chiesa Cattolica cercava sponsor che potessero finanziare in parte il progetto (per essere poi ritratti sulle vetrate stesse) anche i Protestanti cercarono finanziatori e li trovarono negli Stati Generali o nei comuni delle citta olandesi i cui stemmi vengono ora raffigurati su vetro.
Questa nuova campagna fondi, protratta dal 1593 al 1604 contribuì ad aumentare il numero delle vetrate anche se il numero definitivo non si arrestò che in epoca contemporanea. Le gigantesche vetrate vennero, infatti, rimosse durante la seconda guerra mondiale e rimontate solamente nel 1947 aggiungendone una, proprio per commemorare la fine della guerra.
Di queste vetrate sono stati conservati i disegni preparatori fatti su carta (i più antichi dagli stessi Crabeth e poi dagli artisti più recenti), che dopo più di quattrocento anni nella Chiesa stessa, e dopo oltre 5 anni di restauro, vengono ora mostrati nel museumgoudA fino al 9 aprile 2012.