ROMA, mercoledì, 16 novembre 2011 (ZENIT.org).- Il cardinale Kurt Koch ha invitato a “recuperare la serietà della fede cristiana”.
Il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha presieduto domenica 13 novembre una Messa nella cattedrale di Minsk, capitale della Bielorussia dove, su invito del Patriarcato di Mosca, ha partecipato ad una conferenza ecumenica. L’incontro, che ha riunito cristiani dell’Europa dell’Est e dell’Ovest, si è concluso martedì sera.
Il tema della conferenza era: Il dialogo cattolico-ortodosso e i valori etici cristiani come un contributo alla vita sociale dell’Europa (vedi Zenit, 27 ottobre 2011). Secondo la Radio Vaticana, l’evento conferma l’avvicinamento in atto tra Roma e Mosca, un processo in cui si registrano “continuamente nuovi progressi”.
Sul programma della conferenza spiccavano argomenti quali: mondo contemporaneo e la risposta della Chiesa in termini di etica sociale; crisi economica globale e crisi di fede, valori cristiani in un mondo pluralista; valori cristiani ed economia sociale di mercato in un’epoca di crisi globale.
Il cardinale Koch ha incentrato la sua omelia sul tema del Giudizio di Dio, “oggi respinto in tanti ambienti e spesso sottaciuto”, “perfino a livello teologico”.
Eppure, “Dio, quando giudica, si interessa dell’uomo”, ha ricordato il porporato, e il suo giudizio non è un atto di condanna verso l’umanità, quanto “un atto di grazia, terapeutico e ricco di misericordia”.
Bisogna, ha concluso Koch, “ritrovare la serietà della fede cristiana”, e rendersi conto che se, nella nostra vita di ogni giorno, “vediamo nel giudice divino il metro del nostro vivere e del nostro agire”, la “gioia non scompare affatto dalla nostra vita”.
Lunedi mattina, 14 novembre, il cardinale ha incontrato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che “ha cercato di ottenere il sostegno della Santa Sede, mentre è fortemente isolato sulla scena europea, esposto alle critiche degli USA e di fronte ad una crisi socio-economica senza precedenti”.
Ricevendo il cardinale Koch, che era accompagnato dal metropolita ortodosso Filaret di Minsk, il presidente bielorusso “ha lasciato intendere chiaramente che si aspettava di più della Chiesa cattolica”, come ha riferito una fonte alla Radio Vaticana.
La Radio Vaticana ha aggiunto che “Aleksandr Lukashenko, che ha rafforzato ancora le restrizioni contro la libertà di espressione e la repressione dell’opposizione, ha affermato, secondo i media russi, che l’attuale politica dell’Europa nei confronti del suo Paese era inaccettabile e che sperava che la Chiesa cattolica avesse preso le sue difese”. Durante un giro europeo, nel 2009, il presidente bielorusso era stato ricevuto anche in Vaticano da Benedetto XVI.
I.C., con la Radio Vaticana