di Isabelle Cousturié
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 novembre 2011 (ZENIT.org) – In occasione dell’Anno Europeo del Volontariato 2011, il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha organizzato il congresso Il Papa e i volontari cattolici europei, in programma tra oggi e domani.
Il congresso si tiene nell’Auditorium del Palazzo San Pio X e raduna 160 tra vescovi e rappresentanti delle conferenze episcopali europee, oltre ai responsabili degli organismi nazionali e internazionali di volontariato, che saranno ricevuti domani da Benedetto XVI. Il Santo Padre porgerà ai volontari i suoi ringraziamenti per la loro opera e li incoraggerà nella loro testimonianza.
Durante il briefing di presentazione tenutosi martedì scorso, il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, aveva salutato il congresso come un’azione che è segno di “comunione e solidarietà in mezzo alle sofferenze”.
Il porporato africano ha inoltre indicato ad esempio l’impegno di molti volontari recatisi in soccorso delle vittime delle alluvioni di Genova.
Il congresso Il Papa e i volontari cattolici europei è stato voluto in special modo dal Santo Padre, come ha precisato monsignor Giovanni Pietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum.
Intervistato da Radio Vaticana sulle motivazioni dell’iniziativa, monsignor Dal Toso ha sottolineato la particolare attenzione che Benedetto XVI, sin dall’inizio del suo pontificato, rivolge “al mondo della carità”. Il papa stesso lo ha ribadito nella sua prima enciclica Deus Caritas Est.
Quello del volontariato è un mondo, ha aggiunto monsignor Dal Toso, posto nel segno della “testimonianza” che rinvia all’identità stessa del volontariato cattolico, alle motivazioni profonde che lo animano e che, in questa fase di nuova evangelizzazione, devono essere mantenute ed incoraggiate.
“Queste motivazioni profonde nascono dalla fede”, ha osservato monsignor Dal Toso, sottolineando che il volontariato, storicamente, è “un fenomeno che nasce dal cristianesimo come espressione di carità, dalla fede che ci anima”.
“Io penso – ha aggiunto il presule – che il nostro settore si iscriva nella grande missione della Chiesa di annunciare la fede in Gesù Cristo e di viverla” e che “nel contesto di questa nuova evangelizzazione la pastorale della carità rivesta un significato importante”.
L’incontro con il Papa, previsto domani, 11 novembre, avrà luogo il giorno in cui la Chiesa celebra la memoria di San Martino di Tours, che nella Deus Caritas Est papa Benedetto XVI descrive come “un’icona” che “mostra il valore irrinunciabile della testimonianza individuale della carità”.
“Possa ispirare a tutti i partecipanti un amore che non cerca solo se stesso per la sua disponibilità a perdersi per l’altro”, aveva sottolineato la Santa Sede nel comunicato che, lo scorso maggio, aveva annunciato l’incontro in corso.
[Traduzione dal francese a cura di Luca Marcolivio]