CITTA’ DEL VATICANO, giovedi, 10 novembre 2011 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI sta progettando “concretamente” per la prossima primavera un viaggio a Cuba e in Messico. Lo ha confermato oggi il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Il progetto – così ha detto il gesuita – verrà “approfondito” nelle prossime settimane. “E alla luce di ciò il Papa prenderà la decisione finale e la comunicherà nel modo e nel tempo che riterrà più opportuno”.
Voci ipotizzano che Benedetto XVI possa annunciare il viaggio in occasione della messa che presidierà il 12 dicembre prossimo in Vaticano – il giorno della festa di Nostra Signora di Guadalupe – per celebrare il bicentenario dell’indipendenza dei Paesi latino-americani.
Padre Lombardi ha detto che nei giorni scorsi i nunzi apostolici in Messico e a Cuba sono stati incaricati di avvisare le più alte autorità religiose e civili della “volontà del Papa” di visitare i due Paesi.
Secondo Lombardi, il Pontefice ha detto di essere “lieto” di poter rispondere finalmente “all’attesa del popolo messicano”. Il Papa è già stato in Brasile, “ma i Paesi dell’America Latina di lingua spagnola desideravano un viaggio per loro, e il Messico è il più popoloso di essi”.
Il portavoce vaticano ha fatto notare anche la vicinanza geografica tra Cuba e Messico. “Si trovano nella stessa direzione rispetto a Roma e quindi è più logico abbinare questi due paesi in un unico viaggio”, ha spiegato padre Lombardi.
Come si tratta di un viaggio “lungo”, avrà solo pochissime tappe, ma “di grande valore simbolico e pastorale”. Come ha ribadito Lombardi, a causa dell’altitudine – circa 2.300 s.l.m. – è “sconsigliabile che il Papa si rechi a Città del Messico”. Delle alternative sono allo studio.
Infine, padre Lombardi ha ricordato la missione continentale di evangelizzazione in America Latina, avviata dopo la conferenza di Aparecida, in Brasile, alla quale Benedetto XVI ha partecipato quattro anni fa. Per il Santo Padre, il nuovo viaggio sarà un’occasione per “incoraggiare tutta la Chiesa in questo grande compito, anche nel corso della preparazione alla celebrazione dell’Anno della fede”.
di Anita S. Bourdin
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