ROMA, domenica, 6 novembre 2011 (ZENIT.org) – Papa Benedetto XVI ed il compito urgente dell’educazione: è questo il titolo del libro della professoressa Paola Dal Toso autrice del volume recentemente edito dalla LEV (Libreria Editrice Vaticana), presentato il 4 novembre presso la Libreria Internazionale Paolo VI nell’incontro I Venerdì di Propaganda: temi e autori.
Un argomento, quello dell’educazione, che va al di là dell’istruzione o della scuola cattolica. Un tema che sta molto a cuore al Papa, una vera emergenza per la quale nei suoi sei anni e mezzo di pontificato ha fornito diverse indicazioni, invitando ad assumersi la responsabilità dell’educazione, a scommettere e ad accettare questa sfida.
Sebbene il Papa sia consapevole della difficoltà di educare oggi, sa che nelle persone esiste una domanda di verità, alla quale l’educazione può dare delle risposte.
Proponiamo di seguito un’intervista che l’autrice del volume, Paola Dal Toso ha concesso a Zenit.
Come nasce questo libro?
Dal Toso: Il libro è nato dal mio interesse sul tema dell’educazione, argomento che sta a cuore a Benedetto XVI. Ho iniziato a riflettere dopo che sono stata coinvolta nel tavolo interassociativo che è stato creato presso l’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI, subito dopo il convegno di Verona del 2006 , quando l’allora direttore, Mons. Bruno Stenco ha intuito che il tema dell’educazione era davvero importante.
Benedetto XVI aveva già indicato qualcosa sull’argomento?
Dal Toso: Il Papa nel gennaio del 2008, aveva scritto quella lettera alla diocesi di Roma sul compito dell’educazione, quindi la mia attenzione è nata in questa circostanza. Poi ho scritto un articolo che fu pubblicato nella rivista del salesiani Orientamenti pedagogici che a livello universitario è un mezzo di grande valore. E ho cominciato a riscontrare la rilevanza e la frequenza dei richiami del Papa sull’educazione. Quindi ho cominciato a raccogliere per temi quanto Lui riferiva.
Quindi gli interventi del Papa sull’educazione sono stati numerosi?
Dal Toso: Sì. Va tenuto conto che non è un pedagogista, che non ci sono interventi mirati o specifici sull’educazione, ma che lui affronta il tema nell’ambito di altri argomenti. È vero che ci sono queste lettere e vari interventi alla diocesi di Roma come ai vescovi italiani, in riferimento a quello che è il piano pastorale decennale, ma ci sono tanti altri richiami che il Papa ha fatto.
Si tratta, quindi, di una raccolta sul tema dell’educazione nei diversi interventi dell’attuale pontefice?
Dal Toso: Ho cercato di dare sistematicità a tutti questi richiami, espressioni ed approfondimenti. Li ho organizzati secondo uno schema molto semplice, un’analisi dell’emergenza educativa e quindi i problemi che caratterizzano la società. Mi sono soffermata anche sulla figura dell’educatore, la questione della relazione educativa, l’educando, gli altri educatori come i genitori, gli insegnanti, le istituzioni. Dal punto di vista pedagogico noi le chiamiamo “agenzie educative”: mi riferisco alla famiglia, alla scuola, alle associazioni dello sport, dell’oratorio, ma anche del volontariato.
Poi ho toccato tanti altri temi, in particolare la questione dell’uso dei mass media che possono avere una valenza anche dal punto di vista educativo e in tutti gli ambiti. Ciò supera il contesto scolastico, così come tradizionalmente possiamo intenderlo. Sicuramente l’educazione non è soltanto istruzione.
Non è intesa soltanto come educazione dei più giovani?
Dal Toso: No, negli scritti del Papa è chiaro il rimando all’educazione rivolta non solo ai bambini, come tradizionalmente la intendiamo, ma anche ai ragazzi, ai giovani e agli adulti. È tutto molto chiaro: il Papa pone il problema dell’educazione degli adulti, una educazione che deve continuare durante la loro vita.
C’è un desiderio di evangelizzazione?
Dal Toso: Sì, specialmente quando il Papa sottolinea l’educazione come uno strumento per accompagnare alla scoperta di quello che può essere una risposta alla domanda di verità. Benedetto XVI sa cogliere nelle persone questa domanda di verità.
C’è qualche particolarità che la colpisce nel pensiero di Benedetto XVI sull’educazione?
Dal Toso: Mi sembra che il papa sia consapevole delle difficoltà di educare oggi, ma invita anche ad avere coraggio, ad assumersi la responsabilità dell’educazione, a scommettere e ad accettare questa sfida di emergenza educativa e questo bisogno.
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