ROMA, giovedì, 30 giugno 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso profondo dolore per la morte del Cardinale Georg Sterzinsky, Arcivescovo emerito di Berlino, scomparso questo giovedì all’età di 75 anni dopo una lunga e dolorosa malattia.
Nato il 9 febbraio 1936 a Warlack, nell’arcidiocesi di Warmia, aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale per la diocesi di Erfurt il 29 giugno 1960. Per quindici anni, dal 1966 al 1981, è stato parroco della comunità di San Giovanni Battista nella Città Universitaria di Jena. Nominato Vescovo di Berlino il 28 maggio 1989, aveva ricevuto l’ordinazione episcopale il 9 settembre successivo. Il 27 giugno 1994 era quindi divenuto Arcivescovo di Berlino.
Nel Concistoro del 28 giugno 1991 era stato creato e pubblicato Cardinale da Giovanni Paolo II, del titolo di San Giuseppe all’Aurelio. E’ stato membro della Congregazione per l’Educazione Cattolica e del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti.
In un telegramma di cordoglio al Vescovo Matthias Heinrich, Amministratore diocesano di Berlino, il Papa ha scritto: “Il Cardinale Sterzinsky ha avuto il compito di guidare l’Arcidiocesi, allora politicamente divisa, nel periodo della caduta del muro e della riunificazione della Germania e, in quanto Vescovo di tutti, di unirla. Quindi la sua opera annosa è stata al servizio della riconciliazione”.
“Inoltre – ha aggiunto –, è stata per lui una grande istanza essere presente per i senza patria, i profughi e i migranti e dare loro una patria nella famiglia della Chiesa e attraverso di essa. Gesù Cristo, il Buon Pastore, lo ricompensi per il suo impegno con un salario celeste e gli doni la vita in abbondanza nel suo Regno”.
In un telegramma analogo il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone, ha sottolineato come “la figura del Cardinale Sterzinsky resterà indissolubilmente legata agli storici avvenimenti del 1989 e al processo di unificazione della Germania. Era infatti Vescovo a Berlino da neppure sei mesi quando fu abbattuto il famoso muro che divideva in due la città. È stato così chiamato in prima persona a gestire in Germania le conseguenze, non solo ecclesiali, del crollo della cortina di ferro”.
Il Collegio cardinalizio risulta ora formato da 197 porporati di cui 114 elettori e 83 ultraottantenni.