ROMA, lunedì, 20 giugno 2011 (ZENIT.org).- Per educare i laici alla corresponsabilità occore partire dalla comunione ecclesiale. E’ quanto ha scritto l’Arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, in un messaggio inviato ai partecipanti alla61aSettimana nazionale di aggiornamento pastorale, che si tiene a Firenze dal 20 al 23 giugno sul tema:“Educarsi alla corresponsabilità. I battezzati nel mondo alla prova della vita quotidiana”.
La Settimana, appuntamento annuale del Centro di orientamento pastorale (COP – www.centroorientamentopastorale.org) prende il via dalla missione cittadina di Milano del 1957, messa in atto dall’allora Arcivescovo Giovanni Battista Montini.
I lavori sono rivolti a sacerdoti, religiosi e religiose, laici impegnati nella pastorale e muove da un sondaggio condotto da Giovanni Villata sul laicato in parrocchia, per poi andare oltre i confini ecclesiali e indagare la presenza e il ruolo dei laici cristiani nel mondo.
“Già il Convegno ecclesiale di Verona – si legge nel messaggio di mons. Betori –, pur riferendosi ai vari ambiti pastorali, richiamava l’urgenza di una riflessione sulle prospettive pastorali che favorissero l’emergere del laicato attraverso un’adeguata formazione, significativa e approfondita, che potesse permettere ai laici di lanciare il loro sguardo oltre i confini delle nostre comunità cristiane, poiché è soltanto da questa posizione che potranno autorevolmente svolgere la loro missione nella mediazione educativa e culturale fra Chiesa e mondo”.
“Per indirizzarsi verso la corresponsabilità – ha aggiunto il presule –, dobbiamo necessariamente partire dalla comunione ecclesiale, dalla quale discende la collaborazione, per poi giungere appunto alla corresponsabilità. Tutto ciò esige un reale rinnovamento della pastorale ‘che miri all’integrazione fra le diverse vocazioni, le molteplici soggettività ecclesiali, le dimensioni fondamentali della vita cristiana’ (Rigenerati ad una speranza viva)”.
“Sempre dal documento conclusivo del Convegno di Verona – ha sottolineato ,– emerge che ‘la partecipazione corale e organica di tutti i membri del popolo di Dio non è solo un obiettivo, ma la via per raggiungere la meta di una presenza evangelicamente trasparente e incisiva. La corresponsabilità, dunque, è una ‘via esigente’ della comunione, concretamente possibile oggi’”.
“In tutto questo – ha concluso – ci è di sprone e di conforto quanto il S. Padre, Benedetto XVI, ha affermato al Convegno di Verona: ‘Siamo chiamati a divenire donne e uomini nuovi, per poter essere veri testimoni del Risorto e in tal modo portatori della gioia e della speranza cristiana nel mondo, in concreto, in quella comunità di uomini entro la quale viviamo’”.
“Vogliamo riaffermare una progettualità nel ruolo dei laici per la vita della Chiesa – ha dichiaratomons. Domenico Sigalini, presidente della Commissione episcopale Cei per il laicato, Vescovo di Palestrina e presidente del COP – secondo quanto il Santo Padre ha detto recentemente, parlando alla sua diocesi di Roma”.
“Non è più sufficiente – ha continuato – la ‘collaborazione’ dei laici, ma è necessaria la ‘corresponsabilità’: non è una benigna concessione di qualcuno che vuole dei collaboratori per non essere solo, ma un diritto/dovere, una vocazione del cristiano”.
“Per affrontare il tema – ha aggiunto ancora mons. Sigalini – vogliamo partire dalla vita concreta della comunità cristiana. I cristiani che prestano servizio in parrocchia sono ‘confinati’ nella parrocchia o invece aperti a portare il Vangelo nel mondo? Partiremo dall’analizzare quanto oggi è corresponsabilizzato il nostro laicato in ordine all’annuncio del Vangelo, ossia in che misura parte dalla parrocchia per aprirsi al mondo, poi andremo ad ascoltare alcune esperienze concrete – la Consulta delle aggregazioni laicali, le Acli, una famiglia – per vedere come vengono tradotti in pratica i principi enunciati”.
Tra i relatori don Giovanni Villata (responsabile Centro studi e documentazione, diocesi di Torino), Letizia Ammannati (docente, Firenze), Giorgio Campanini (sociologo), Paola Bignardi (membro del Comitato per il progetto culturale della Cei), mons. Timothy Verdon (direttore Ufficio per la catechesi attraverso l’arte, diocesi di Firenze), Giuseppe Savagnone (direttore Centro per la cultura, diocesi di Palermo). Mercoledì 22, al pomeriggio, l’Arcivescovo di Firenze incontrerà i partecipanti e presiederà la concelebrazione eucaristica in cattedrale. Mons. Sigalini, infine, chiuderà i lavori delineando le prospettive pastorali emerse.