Termina la prima fase della Visita Apostolica in Irlanda

Un rapporto completo atteso per l’inizio del 2012

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 6 giugno 2011 (ZENIT.org).- La prima fase dell’inchiesta sugli abusi sessuali da parte del clero in Irlanda è terminata, e non sono previste altre visite apostoliche a Diocesi o seminari.

Il Vaticano ha annunciato questo lunedì che un resoconto completo sui risultati della Visita Apostolica verrà pubblicato all’inizio del 2012.

Il comunicato ha riferito che i visitatori hanno inoltrato i loro rapporti ai vari dicasteri vaticani coinvolti, che li hanno poi valutati.

“Circa le Diocesi ed i seminari irlandesi, la Congregazione per i Vescovi e la Congregazione per l’Educazione Cattolica non prevedono altre Visite apostoliche”, ha reso noto il Vaticano, sottolineando che i visitatori hanno già potuto “configurare un quadro sufficientemente esaustivo della situazione della Chiesa irlandese riguardo agli ambiti dell’indagine”.

La dichiarazione spiega che la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica seguirà la metodologia già adottata. Gli officiali dei dicasteri hanno valutato i questionari inviati a tutti gli istituti con case religiose in Irlanda, e seguiranno visite ad alcune di queste comunità.

Nei prossimi mesi, il Vaticano fornirà linee-guida per il rinnovamento spirituale a Vescovi e religiosi.

Dono

La settimana scorsa, l’Arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino ha espresso la sua “impazienza” nei confronti dei risultati della Visita.

In un discorso rivolto giovedì ai delegati internazionali che aiutano a preparare il Congresso Eucaristico del 2012, che si terrà nella capitale irlandese, ha affermato: “Sono impaziente di conoscere il cammino che la Visita Apostolica disporrà per il rinnovamento della Chiesa in Irlanda, di modo che il nostro rinnovamento sia avviato in modo decisivo”.

“Allo stesso tempo – ha aggiunto –, sono anche sempre più impaziente per la lentezza del processo, iniziato più di un anno fa. Non è una critica al Santo Padre, è un appello ai suoi collaboratori”.

Le parole dell’Arcivescovo Martin sono giunte nel contesto della sua riflessione sui grandi cambiamenti nella cultura irlandese negli ultimi decenni. “La secolarizzazione della cultura irlandese è molto avanzata”, ha riconosciuto.

In questo panorama, il presule ha sottolineato che “l’impegno” del Papa “nei confronti della Chiesa in Irlanda è notevole”.

“Ho sperimentato solo sostegno da parte sua nella mia missione, attraverso il suo insegnamento e il suo supporto personale”, ha confessato.

“Il ritmo del cambiamento nella cultura religiosa irlandese è tale che quanto più grande sarà il ritardo nell’anticipare i frutti della Visita Apostolica, tanto maggiore sarà il pericolo di false aspettative e maggiore sarà l’incoraggiamento a quanti preferiscono l’immobilismo alla riforma, come maggiore sarà la minaccia all’efficacia di questo immenso dono del Santo Padre alla Chiesa in Irlanda”, ha aggiunto.

Benedetto XVI ha annunciato la Visita Apostolica in una Lettera pastorale ai cattolici d’Irlanda il 19 marzo 2010.

I Visitatori dovevano esaminare tre aspetti: se il rapporto reciproco delle varie componenti della Chiesa locale, dei seminari e delle comunità religiose è ora regolare, per sostenerli sulla via di un profondo rinnovamento spirituale che viene già perseguito dalla Chiesa in Irlanda; l’efficacia dei procedimenti usati nel rispondere ai casi di abuso; le forme attuali di assistenza alle vittime.

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ZENIT Staff

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