ROMA, lunedì, 6 giugno 2011 (ZENIT.org).- Perché credere e in quale Dio credere? È lecito dubitare? E se il materialismo fosse più assurdo delle più assurde ipotesi divine? E la Chiesa?
Sono alcune delle domande che vengono affrontate nel libro di Antonio Thellung “Una saldissima fede incerta”, pubblicato dalle Paoline e che verrà presentato questo mercoledì, 8 giugno, alle 18.30 presso il Centro Russia Ecumenica di Roma (Borgo Pio, 141).
All’incontro pubblico, coordinato dalla giornalista Elisa Costanzo, parteciperanno Thellung, la teologa e saggista Maria Caterina Jacobelli e il poeta e filosofo Marco Guzzi.
“Il nostro è un tempo difficile, ma non sempre il difficile corrisponde all’assenza di speranza, di visione positiva”, sottolineano gli organizzatori in un comunicato. “Questo tempo può anche essere una opportunità straordinaria per rielaborare un pensiero su Dio che superi i luoghi comuni e rinnovi i significati autentici della fede. Oggi non si può più credere a certe immagini teologiche obsolete; e tuttavia l’ateismo non appare meno assurdo”.
Nel libro, Antonio Thellung chiede “Tu in che cosa credi?” a un giovane amico e interlocutore, rispondendo alle sue domande.
Pur toccando con rigore temi profondi e complessi, il testo è scritto con grande semplicità e intende dar voce alla fatica di credere e alla necessità ineludibile di cercare sempre e di dubitare.
Di grande attualità, si rivolge alle persone che si interrogano sul senso della vita e cercano itinerari di riflessione non scontati e modelli di riferimento coerenti con una visione del mondo e della realtà in continuo cambiamento.
Nel testo, l’autore evidenzia la fatica, ma anche la necessità di cercare sempre, perché la saldezza della fede non si misura dall’assenza di dubbi o di interrogativi, che sono invece la linfa di una fede viva e aperta alla novità di Dio.
Antonio Thellung è nato nel 1931 e ha svolto diversi lavori: fondatore di comunità, ricercatore, pilota d’auto, pittore, scrittore. Per molti anni si è dedicato all’assistenza di malati terminali.
Ha pubblicato numerosi saggi sui temi della fede e dell’impegno nella vita, sempre a partire
dall’esperienza e dal desiderio di testimoniare la sua ricerca e il suo percorso cristiano.