Padre Lombardi: senza la fede il popolo croato è incomprensibile

“Le massime autorità dello Stato stanno partecipando a tutti gli eventi”

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ROMA, domenica, 5 giugno 2011 (ZENIT.org).- Il popolo croato “non si può capire, non può capire se stesso, se non nel suo rapporto con la fede cristiana e con la Chiesa cattolica anche come istituzione”. E’ questa la riflessione fatta daldirettore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel secondo e ultimo giorno della visita di Benedetto XVI in Croazia.

In una intervista concessa alla Radio Vaticana nel secondo il sacerdote gesuita ha espresso gioia per l’“accoglienza veramente cordiale e profonda da parte di tutto il popolo nei confronti del Santo Padre” e si è detto “colpito del fatto che l’incontro coi giovani si sia svolto nella piazza principale di una grande città e sia stato un incontro che, con molta naturalezza, ha avuto non solo parole e canti, ma anche l’adorazione silenziosa dell’Eucaristia”.

“Se pensiamo a una grande città secolare – ha osservato il portavoce vaticano –, è difficile immaginarsi un’adorazione eucaristica nel centro della piazza più frequentata”.

“Quindi si vede – ha aggiunto – che – anche se questo è un Paese moderno, un Paese che vive le sfide della secolarizzazione come tutti gli altri Paesi europei – di fatto questa identità profondamente cristiana e cattolica viene avvertita tuttora come molto reale, molto concreta”.

“Per cui, il Papa è accolto veramente come una persona di famiglia e i discorsi che egli fa vengono percepiti, anche in tempi in cui questo non è più scontato, come ‘familiarip per chi li ascolta, per la cultura di questo popolo”.

Infine il portavoce vaticano ha tenuto a sottolineare che “le massime autorità dello Stato stanno partecipando a tutti gli eventi, a tutti i momenti di questo viaggio, non solo alle visite protocollari”. Quindi, ha spiegato, “i massimi rappresentanti delle istituzioni sentono la visita del Papa come qualcosa che è gradito e che sostiene il cammino di questo popolo, di questa nazione”.

“Questo è un fatto molto bello, ovvero il Papa trova una sponda di dialogo partecipe, di dialogo serio, nelle autorità su temi che ci stanno così a cuore”, ha infine concluso.

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ZENIT Staff

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