MADRID, giovedì, 2 giugno 2011 (ZENIT.org).- “La Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid avrà una natura particolarmente missionaria, e nell’evento si darà un forte impulso all’impegno apostolico dei giovani sotto il segno della nuova evangelizzazione rilanciata da Benedetto XVI”, ha sottolineato il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, in un’intervista pubblicata questo mercoledì dalla rivista “Palabra”.
Il porporato ha previsto che “il numero di giovani che si recherà a Madrid tra il 15 e il 21 agosto oscillerà tra il mezzo milione e il milione”, anche se “nei grandi atti centrali della GMG si supererà ampiamente questa cifra”.
Nell’intervista, il Cardinale ha spiegato che in base agli ultimi calcoli è stato chiesto di “aggiungere allo spazio dell’aerodromo di Cuatro Vientos un terreno contiguo” per poter accogliere chiunque voglia partecipare all’evento.
“Le famiglie dei quartieri più popolari di Madrid sono quelle che stanno rispondendo meglio alla richiesta di accogliere i pellegrini nelle loro case”, ha aggiunto.
Di fronte a quanti affermano che i frutti della GMG non sono duraturi, l’Arcivescovo di Madrid segnala che “questa affermazione non corrisponde a verità”, e che ad esempio dalle GMG “è sorta in questi ultimi due decenni una nuova gioventù nella Chiesa”.
Il Cardinale ha quindi sottolineato che gli abbondanti frutti della GMG “saranno ‘superpotenziati’ nella Giornata di Madrid: in vocazioni, nella formazione spirituale, culturale e intellettuale dei giovani, nel campo della famiglia e dell’università, e si tradurranno anche nel potenziamento delle nuove realtà ecclesiali, che qui saranno molto presenti”.
Il porporato ha anche confessato che “tutti i giorni, costantemente”, ricorre al beato Giovanni Paolo II perché dia una mano dal cielo alla Giornata, “perché se c’è qualcuno che comprende bene la questione che abbiamo tra le mani è lui”.
Allo stesso modo, ha approfittato per lanciare un nuovo appello ai giovani affinché, una volta superate le fatiche della fine dell’anno scolastico, “si iscrivano quanto prima alla GMG e aiutino a far sì che possano partecipare anche altri giovani”.
Il Cardinale prevede che l’accoglienza dei pellegrini “sarà splendida, da parte sia dei cattolici madrileni che della società e della popolazione di Madrid”, e si dice del tutto certo della buona accoglienza che verrà riservata anche al Papa.
“Non ho alcuna preoccupazione al riguardo, e nemmeno circa l’altra accoglienza di carattere spirituale attraverso la preghiera privata”, ha riconosciuto.
Ha poi indicato che l’imminente dichiarazione di San Giovanni d’Avila come dottore della Chiesa contribuirà a far sì che i giovani spagnoli conoscano meglio l’immensa figura di questo patrono della Giornata Mondiale della Gioventù.
Se “dopo la GMG di Santiago si è parlato dell’inizio di una nuova tappa nel rapporto della Chiesa con i giovani dell’Europa e del mondo”, ha concluso, dopo la GMG di Madrid si parlerà di una nuova Pentecoste nella Chiesa.