Regno Unito: il nuovo Messale entrerà in uso in Avvento

LONDRA, venerdì, 1° aprile 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi di Inghilterra e Galles stanno confermando che le Chiese locali inizieranno a usare la nuova traduzione inglese del Messale Romano dalla Prima Domenica d’Avvento.

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Una dichiarazione emessa martedì dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles ha annunciato che la Catholic Truth Society pubblicherà il nuovo Messale in autunno.

La conferma è giunta dopo che questa settimana è stata raggiunta un’“importante pietra miliare”: i testi, completamente controllati e approvati, sono stati inviati ai tipografi per le prove, prima di iniziare il processo di stampa e rilegatura. Nel frattempo, vengono preparate e stampate le copertine in pelle.

“La stampa di messali comporta molto lavoro per produrre un libro che sia di alta qualità e adatto all’uso da parte di qualsiasi persona”, sottolinea la dichiarazione. “Le copie saranno pronte per essere consegnate alle parrocchie dall’inizio di novembre, perfettamente in tempo per il primo uso della nuova traduzione”.

Le parrocchie di Inghilterra e Galles useranno l’Ordinario della Messa (le parti che sono le stesse di settimana in settimana) con la nuova traduzione a partire da settembre.

Da allora fino all’inizio dell’Avvento, verranno consegnate catechesi sulla Messa e la nuova traduzione.

Secondo la Conferenza Episcopale, la Catholic Truth Society sta ora pubblicando un Ordinario della Messa per l’uso da parte dei celebranti. I testi dell’Ordinario ad uso dei fedeli saranno disponibili da giugno da parte di alcune case editrici.

“Il nostro team sta lavorando molto da vicino e in modo costruttivo con i Vescovi di Inghilterra e Galles, Scozia e Australia per arrivare a questo punto”, ha dichiarato Fergal Martin, segretario generale della Catholic Truth Society.

“Siamo lieti che il processo sia incessante, su tutte e tre le Edizioni del Rito: il Messale d’Altare, l’edizione da Cappella e l’edizione da Studio. Speriamo che la gente le trovi sia belle che robuste”.

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ZENIT Staff

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