Il Card. Nicolás López Rodríguez festeggia 50 anni di sacerdozio

Celebrazione nella Cattedrale primaziale d’America

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SANTO DOMINGO, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).- L’Arcidiocesi di Santo Domingo ha celebrato i 50 anni di ordinazione sacerdotale del suo pastore, il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo, primate d’America e presidente della Conferenza Episcopale Dominicana (CED), venerdì 18 marzo nella Cattedrale di Santo Domingo, tempio primaziale d’America.

L’Eucaristia di azione di grazie è stata concelebrata dal Nunzio Jozef Wesolowski, dall’Arcivescovo di Santiago de los Caballeros, monsignor Ramón Benito de la Rosa, e da altri Vescovi, alla presenza di numerosi sacerdoti, religiosi, diaconi e fedeli delle varie parrocchie e dei movimenti apostolici.

Il Nunzio ha reso nota una lettera di auguri di Papa Benedetto XVI in cui il Pontefice esprime riconoscenza per il prolifico lavoro del Cardinale nella Chiesa cattolica.

“Da quasi trent’anni lei governa la Chiesa di Santo Domingo, affidata alla sua cura pastorale dal venerato Servo di Dio Giovanni Paolo II, che ha anche voluto aggregarla al Collegio cardinalizio nel 1991. Lei ha stabilito nell’Arcidiocesi strutture adeguate, ha incrementato il lavoro d’équipe con i sacerdoti, ha accompagnato con speciale dedizione i giovani, mettendo in pratica le disposizioni del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

Nel suo messaggio, il Papa sottolinea anche la cura con cui il Cardinale ha promosso l’amministrazione dei sacramenti e la diligenza con cui predica la Parola di Dio anche nei mezzi di comunicazione sociale.

Nell’omelia, il Cardinale López ha ripercorso brevemente la sua vita sacerdotale. “Pensiamo costantemente alla grandezza della vocazione alla quale siamo stati chiamati”, ha esortato. “La gente vuole vederci sempre come sacerdoti, semplici, accessibili, testimoni della preghiera e del servizio generoso nei confronti di tutti, molto sensibili all’insieme dei problemi che interessano tante persone del nostro amato popolo dominicano”.

“Ci sono settori come la famiglia, la gioventù, i malati e i carcerati ai quali ho dedicato una cura speciale dai primi anni del mio sacerdozio ad oggi. Chiedo al Signore di darmi la capacità di continuare a offrire loro il mio affetto e la mia sollecitudine pastorale in ciò che mi resta da vivere”, ha aggiunto.

Sulla lettera di Benedetto XVI, il porporato ha commentato con grande emozione: “Mi ha commosso la vicinanza che percepisco nelle sue parole, i tanti dettagli relativi al mio ministero sacerdotale ed episcopale. E’ il momento di ribadire la mia obbedienza, adesione e fedeltà alla sua augusta persona e al suo brillante magistero”.

Nella Cattedrale gremita, tra i presenti c’era anche Margarita Cedeño, first lady della Repubblica Dominicana.

La celebrazione è stata caratterizzata da un ambiente di festa ed è stata allietata dall’esibizione del coro della Cattedrale, diretto dal maestro José del Monte Peguero.

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ZENIT Staff

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