I Vescovi irlandesi ribadiscono il loro impegno nella tutela dei bambini

Primo anniversario della lettera del Papa sulla crisi degli abusi

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MAYNOOTH, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi dell’Irlanda ribadiscono il proprio impegno nel garantire la sicurezza di tutti i bambini e nel difenderli da ogni forma di abuso in una lettera pastorale “breve ma molto importante”.

La Conferenza dei Vescovi Cattolici Irlandesi ha diffuso sabato un documento in cui sottolinea varie iniziative per fornire una risposta pastorale agli abusi. Il testo, intitolato “Towards Healing and Renewal” (“Verso la guarigione e il rinnovamento”), segna il primo anniversario della pubblicazione della Lettera pastorale di Benedetto XVI ai cattolici dell’Irlanda.

Il Cardinale Seán Brady, Arcivescovo di Armagh, ha sottolineato che si tratta di “un documento pastorale breve ma molto importante”: “rappresenta parte di una risposta più ampia e di un viaggio più lungo da parte della Chiesa per offrire il proprio sostegno ai sopravvissuti agli abusi nel loro percorso di guarigione e pace e per impegnarsi nel rinnovamento”.

Il testo rivela che le Diocesi e gli ordini religiosi in Irlanda stanno impiegando altri 10 milioni di euro per sostenere un servizio di assistenza per le vittime di abusi da parte del clero. Il servizio, gratuito e riservato, si chiama “Towards Healing” (“Verso la Guarigione”) ed è solo una parte della risposta della Chiesa alla piaga degli abusi da parte di religiosi.

Il documento si concentra anche su priorità come la preghiera per le vittime degli abusi, ascoltando “con attenzione e sensibilità”, dando sostegno spirituale alle vittime e promuovendo politiche per garantire un futuro più sicuro per i bambini nella Chiesa e la revisione di Diocesi e congregazioni religiose da parte del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia dei Bambini.

“La pubblicazione di ‘Towards Healing and Renewal’ e la nostra azione quinquennale per continuare a finanziare il nuovo ed esteso servizio di assistenza ecclesiale per le vittime degli abusi sono segni tangibili del nostro impegno a lavorare con tutte le persone di buona volontà per assicurare nel modo migliore possibile che ogni bambino in questa isola riceva un’assistenza adeguata e sia tutelato da ogni forma di abuso e danno”.

“L’assistenza pastorale ai sopravvissuti è una risposta necessaria da parte della Chiesa agli abusi”, ha ricordato.

Preghiera e penitenza

“Per i cristiani, la preghiera è una parte essenziale del viaggio verso la guarigione e il rinnovamento”, ha affermato il Cardinale Brady. “Come Vescovi, rinnoviamo il nostro impegno alla tradizione della penitenza del venerdì con un’enfasi particolare nel ricordare la sofferenza di quanti hanno subito abusi”.

Il porporato ha anche sottolineato “il ruolo fondamentale delle parrocchie nell’assistere il processo di guarigione dei sopravvissuti agli abusi”.

“Come risultato del terribile male dell’abuso, in molte vittime la fede in Dio e nella Chiesa è stata profondamente intaccata”, ha riconosciuto il Cardinale. “Molti hanno espresso la speranza che si possa rimediare a ciò”.

Il Cardinale Brady ha osservato che “in ‘Towards Healing and Renewal’ affidiamo a personale pastorale ben formato questa delicata sfida di guarigione e rinnovamento”.

“Quando un bambino viene abusato si verifica un’enorme violazione della fiducia. Se chi abusa è un sacerdote o un religioso, allora è stato perpetrato un tradimento ancor maggiore”.

“L’errata gestione delle accuse di abuso da parte delle autorità ecclesiali ha aggravato questo danno”, ha ammesso.

“Mentre continuiamo il nostro viaggio di rinnovamento, la Chiesa decide di riparare a questa violazione di fiducia che ha avuto luogo”, ha concluso il Cardinale. “Chiediamo umilmente che ci venga data questa opportunità”.

Per consultare il testo: www.catholicbishops.ie/2011/03/19/healing-renewal-2/

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ZENIT Staff

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