OTTAWA, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi canadesi stanno sfidando i giovani a vivere la loro sessualità gioiosamente perché nella verità, come intende Dio, attraverso l’esercizio della castità.
La Commissione Episcopale per la Dottrina della Conferenza dei Vescovi Cattolici Canadesi ha infatti pubblicato una lettera pastorale indirizzata ai giovani sul tema della castità, nella quale i presuli riconoscono che “con tante voci e opinioni sul sesso, è spesso difficile sapere come usare questo dono prezioso”.
“Dall’inizio della creazione, Dio ci ha dato più di un linguaggio per parlare. Oltre al dono della parola, ci ha dato il nostro corpo”, che “si esprime mediante gesti che sono essi stessi un linguaggio. Come le nostre parole rivelano chi siamo, così fa anche il nostro linguaggio corporeo”.
“Il Signore vuole che parliamo questo ‘linguaggio sessuale’ nella verità perché è il modo di vivere con gioia la nostra sessualità”, osservano i presuli.
“Questo vivere nella verità il linguaggio sessuale dei nostri corpi è ciò che la Chiesa chiama ‘castità’”, aggiungono.
Amare davvero
“La castità esprime rispetto per le persone e per la loro capacità di donarsi”, afferma la lettera. “Ci assicura che veniamo amati per ciò che siamo e che stiamo amando gli altri per quello che sono e non solo per il piacere che possono donarci”.
“In una cultura che vuole tutto subito, la castità ci insegna anche ad aspettare”, prosegue il testo.
Vivere castamente, dichiarano i Vescovi, “significa non cedere a pressioni che possono provenire da amici che pensano che il fatto di svolgere attività sessuale definisca la mascolinità o la femminilità”.
Per i presuli, “i pregiudizi odierni contro la castità sono particolarmente preoccupanti per il modo di vedere la sessualità che implicano: il fatto di ‘collegarsi’ reciprocamente per piacere”.
“Questa è non solo un’offesa contro la dignità della persona che viene usata, ma vincola anche quella che ‘usa’ a pratiche che provocano danno fisico, emotivo e psicologico”.
“La castità richiede una disciplina costante”, sottolineano i Vescovi. “Significa ordinare corettamente il nostro cuore: mettere Dio al primo posto, e tutto il resto seguirà”.
Maturità sessuale
I presuli canadesi riconoscono che “gli sforzi per controllare le pulsioni sessuali possono essere complicati, perfino dolorosi”.
“Il loro controllo, tuttavia, porta gradualmente gli uomini e le donne alla maturità sessuale e dona pace interiore”, affermano.
“Vivere castamente oggi significa andare controcorrente! Siamo chiamati a seguire Gesù, ad essere controcorrente”.
“Se vogliamo trovare serenità e gioia, dobbiamo vivere in conformità alla volontà di Dio”, sottolineano i Vescovi. “Ci ha creati a sua immagine, e se viviamo in base ai suoi comandamenti saremo felici”.
“La castità è una sfida, ma non è impossibile”, dichiarano.
Veri amici
Nella loro lettera, i Vescovi spiegano che “possiamo circondarci di amici che vogliono vivere anch’essi in modo casto: persone che ci sosterranno nel nostro cammino”.
“Possiamo scegliere saggiamente le nostre forme di intrattenimento, cercando ciò che eleva lo spirito umano ed esprime verità, bellezza e bontà”.
“Cosa più importante, possiamo vivere la nostra unione con Cristo ricevendo regolarmente i sacramenti, soprattutto quello della riconciliazione”.
“La pratica di confessare i peccati di impurità, ma anche di discutere le nostre tentazioni con una guida spirituale può aiutare a purificare la nostra mente e il nostro cuore”, sottolineano i presuli.
“Può insegnarci l’umiltà di cui abbiamo bisogno per accettare le nostre debolezze, dandoci allo stesso tempo la forza del Signore per crescere nella castità”.
“Quanto più accettiamo la castità e ne facciamo il nostro stile di vita, tanta più gente che ci circonda percepirà che lo Spirito Santo dimora in noi”.