Benedetto XVI: i credenti siano operatori di pace

Nell’Udienza generale dedicata alla figura di san Lorenzo da Brindisi

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ROMA, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).- “Oggi il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori”. E’ quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI nella prima Udienza generale di quest’anno in piazza San Pietro. 

Riflettendo sulla figura di san Lorenzo da Brindisi, cappuccino vissuto tra Cinquecento e Seicento, canonizzato nel 1881 e proclamato dottore della Chiesa nel 1959, il Papa ha detto che “tutti coloro che credono in Dio devono essere sempre operatori di pace”.

Nella sua catechesi il Papa ha richiamato proprio l’“azione per la pace” svolta durante le “importanti missioni diplomatiche” che Papi e principi gli affidarono “per dirimere controversie e favorire la concordia” tra gli Stati europei.

Ma fu anche un grande evangelizzatore, capace di farsi intendere dalla gente umile grazie alla “sua esposizione chiara e pacata”.

“Anche oggi – ha continuato il Santo Padre – la nuova evangelizzazione ha bisogno di apostoli ben preparati, zelanti e coraggiosi, perché la luce e la bellezza del Vangelo prevalgano sugli orientamenti culturali del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa, e trasformino i vari modi di pensare e di agire in un autentico umanesimo cristiano”.

Soprattutto occorre “evitare il pericolo dell’attivismo, di agire cioè dimenticando le motivazioni profonde del ministero, solamente se si prende cura della propria vita interiore”; infatti, ha concluso, “se non siamo interiormente in comunione con Dio, non possiamo dare niente neppure agli altri. Perciò Dio è la prima priorità”.

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ZENIT Staff

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