La promozione della giustizia richiede un processo culturale

Il Patriarca di Lisbona apre l’Anno Giudiziario

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ROMA, venerdì, 18 marzo 2011 (ZENIT.org).- “La giustizia nella prospettiva religiosa significa riconoscere la grandezza e la dignità dell’uomo, per come Dio lo ha creato e desidera”, ha affermato il Cardinal-Patriarca di Lisbona (Portogallo), monsignor José Policarpo.

“E’ una vittoria sul male, richiede il rinnovamento interiore dell’uomo, possibile con la forza di Dio e il suo intervento nella storia”, ha spiegato il porporato nell’omelia della Messa di apertura dell’Anno Giudiziario, questo mercoledì nella Cattedrale della capitale portoghese.

Per monsignor Policarpo, una vera promozione della giustizia “non può limitarsi all’orizzonte concreto dell’immediato, ma presuppone un processo culturale e un ideale esigente di umanità”.

“San Paolo aveva ragione a far coincidere il concetto di ‘giustificazione’ con quello di salvezza. Non basta essere considerati giusti, bisogna esserlo, disposti a lottare e a soffrire per la giustizia”, ha dichiarato.

Per il Cardinale, la sete di giustizia “mobilita, può originare movimenti di trasformazione della società”.

Attualmente, ha sottolineato, si assiste a “grandi movimenti di trasformazione della società, provocati in queste moltitudini assetate di giustizia”.

“E tra noi si sta creando una coscienza collettiva, sempre più ampia, che esige riforme nella giustizia”, ha aggiunto.

A suo avviso, è un “errore storico non dare ascolto a queste moltitudini, pur sapendo che raramente basano le proprie richieste su dati analitici precisi. Reagiscono ad avvenimenti e presentimenti, ma ma la loro rivendicazione è chiara: vogliono vie rinnovate di costruzione della giustizia”.

Un servizio giudiziario, ha segnalato il porporato, è solo un mezzo in questa ricerca della giustizia. “Non gli si può chiedere tutto; la ricerca della giustizia è un processo culturale e spirituale, presuppone l’educazione, l’ordine etico, una sana antropologia”.

Uno Stato di Diritto “è solo una dimensione di una società giusta, in cui la dignità dell’uomo sia rispettata e promossa”.

“Ma questa richiesta collettiva deve essere ascoltata, deve mobilitare tutti noi affinché siamo giusti, perché solo gli uomini giusti possono costruire una società giusta”.

A tutti gli “operai della giustizia” in Portogallo, monsignor Policarpo ha infine rivolto questo pensiero: “Se sarete tra quanti soffrono, abbiate coraggio, non vi scoraggiate, perché vi è destinato il Regno di Dio”.

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ZENIT Staff

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