ROMA, lunedì, 31 gennaio 2011 (ZENIT.org).- La pastorale universitaria è chiamata a elaborare una nuova sintesi umanista. E’ il messaggio che emerge dal Congresso europeo sulla pastorale universitaria, svoltosi a Monaco di Baviera (Germania) dal 27 al 30 gennaio.
All’incontro, sul tema “Formazione, educazione e Vangelo. Prospettive della pastorale universitaria in Europa”, hanno partecipato 60 delegati di 23 Conferenze Episcopali d’Europa e rappresentanti di associazioni e movimenti universitari.
Erano presenti anche delegati della Santa Sede, in rappresentanza della Congregazione per l’Educazione Cattolica e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
L’incontro è stato organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) con il sostegno della Conferenza Episcopale Tedesca, ed è stato ospitato dal Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco e Frisinga.
Nel suo saluto iniziale, ricorda il comunicato diffuso al termine del Congresso, il Cardinale Marx ha sottolineato come la pastorale universitaria sia oggi chiamata a elaborare una nuova sintesi umanista, come indicato da Papa Benedetto XVI nella sua Enciclica Caritas in Veritate.
Per questo, spiega la nota finale, “è necessario che la Chiesa abbia una visione globale della scienza, che promuova una formazione a 360 gradi e una formazione pedagogica improntata sulla fiducia”.
“Bisogna aiutare le persone a vivere nella pluralità che caratterizzerà sempre più il futuro delle nostre città. Bisogna ritornare al compito originario dell’università: la crescita dell’umanità, l’avanguardia spirituale e l’essere cardine della rete degli intellettuali nell’interesse del bene comune”.
Per fare ciò, “la libertà scientifica e accademica ha bisogno di un orientamento valoriale che la Chiesa può fornire”.
L’incontro è stato incentrato attorno a tre temi: gli studenti universitari oggi; l’esperienza della fede nel contesto universitario e il dialogo della fede con la scienza e la cultura.
Nei quattro giorni di lavori è stato possibile riscontrare la ricchezza delle attività e dei progetti messi in atto dalle varie Conferenze Episcopali per far fronte alle sfide della pastorale universitaria.
Il futuro di quest’ultima, osserva il comunicato, “passa attraverso un lavoro di interazione con l’insieme della pastorale delle nostre Diocesi in un modo organico e per dare un contributo essenziale e originale al progetto della nuova evangelizzazione”.
“In questo senso è necessario allargare gli orizzonti della razionalità e riaprire la questione di Dio”.
I partecipanti all’incontro, sottolinea il testo, “hanno potuto costatare come c’è nel cuore dei docenti, degli studenti e del personale amministrativo, delle nostre comunità universitarie e della cultura europea un nuovo bisogno di Dio, di una nuova prospettiva di Dio in una società come quella europea che vive una fase post-secolarizzata e che si apre verso nuovi orizzonti”.
Nel pomeriggio di sabato 29 gennaio, i partecipanti hanno voluto rendere omaggio a quegli studenti cristiani che si opposero in modo non violento al regime della Germania nazista sostando presso il monumento ai membri della Rosa Bianca.
I lavori si sono conclusi questa domenica con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Marx nella Cattedrale di Monaco.
Al Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) appartengono quali membri le attuali 33 Conferenze Episcopali presenti in Europa, rappresentate di diritto dai loro Presidenti, dagli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e dal Vescovo di Chişinău (Repubblica Moldova). Lo presiede il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Primate d’Ungheria; i Vicepresidenti sono il Cardinale Josip Bozanić, Arcivescovo di Zagabria, e il Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux. Segretario generale del CCEE è padre Duarte da Cunha. La sede del Segretariato è a St. Gallen (Svizzera).
