Monsignor Fisichella: il valore salvifico del Vangelo anche sulla terra

Pubblicato il II Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa

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di Nieves San Martín

MADRID, giovedì, 27 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Il II Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) nel mondo viene pubblicato dopo che Benedetto XVI ha istituito il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione dell’Occidente, il cui Presidente eletto è monsignor Rino Fisichella, autore del prologo di questo II Rapporto.

Monsignor Fisichella afferma che il cristianesimo “non può assolutamente rinunciare alla sua dimensione storica. La vocazione dell’uomo non è doppia: terrena per tutti e poi trascendente per chi lo vuole”.

Esaminando il Rapporto dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, afferma nel prologo, gli è venuto in mente il rapporto tra la DSC e la Nuova Evangelizzazione dell’Occidente, “per molti motivi”.

In primo luogo, scrive, perché il Rapporto è redatto da quattro soggetti istituzionali che operano in vari Paesi occidentali. Si tratta, spiega, di una collaborazione interessante e promettente tra Italia, Spagna, Francia e Perù (per l’America Latina).

“In queste Nazioni ed aree geografiche, seppure con diversa intensità e modalità, il bisogno di una nuova evangelizzazione è evidente a tutti e la collaborazione per organizzare meglio una nuova presenza pubblica dei cristiani è di grande importanza”, segnala.

In Spagna, l’ente che collabora con l’Osservatorio Cardinale Van Thuân è la Fondazione Paolo VI di Madrid, uno dei centri accademici più forniti per la bibliografia sui temi sociali e più efficaci nella formazione in questo campo.

La Fondazione è stata creata dal Cardinale Ángel Herrera Oria, uno dei pilastri intellettuali cristiani del primo terzo del XX secolo in Spagna – di cui è in corso il processo di beatificazione –, creatore di una catena di quotidiani cattolici. La Fondazione, eretta dalla Santa Sede, è riconosciuta dallo Stato come Fondazione religiosa e benefico-docente.

E’ un’istituzione culturale e di studi superiori senza scopo di lucro che svolge attività per la formazione e lo sviluppo socio-culturale degli spagnoli, “promuovendo una coscienza sociale cristiana sempre nuova, facendo presente la Dottrina Sociale della Chiesa e proclamando il ruolo che spetta alla religione nella vita sociale”, afferma sulla sua pagina web.

Attualmente, costituisce il nucleo originario e principale del Campus dell’Università Pontificia di Salamanca a Madrid (UPSAM), con sede nella Città Universitaria della capitale spagnola.

Monsignor Fisichella sottolinea anche un secondo motivo: “il Rapporto mostra molto bene il ruolo della Dottrina Sociale della Chiesa come ‘strumento della nuova evangelizzazione’, nel senso espresso da Giovanni Paolo II e poi da Benedetto XVI. Il magistero della Chiesa assegna alla Dottrina Sociale un ruolo molto importante in questo disegno”.

“La secolarizzazione e poi la laicizzazione aggressiva tendono ad escludere il cristianesimo dall’ambito pubblico e, così facendo, negano il rapporto strutturale della ragione con la fede, della natura con la grazia”, afferma.

“Il cristianesimo, però, non può assolutamente rinunciare alla sua dimensione storica. La vocazione dell’uomo non è doppia: terrena per tutti e poi trascendente per chi lo vuole. La stessa vocazione terrena non trova piena luce se non nell’ottica di quella trascendente ed eterna. Quando si separano le due vocazioni, finisce che l’uomo perde consapevolezza anche del valore e della dignità della sua vocazione temporale”.

Tutto il Rapporto, spiega il Presidente del nuovo dicastero vaticano, “mi sembra permeato da questa tensione: mettere in evidenza il valore salvifico, anche in senso terreno, del Vangelo”.

“È il Vangelo che libera dall’oppressione del sottosviluppo e del supersviluppo, dai vincoli di ataviche culture disumane e dal nuovo paganesimo associato alla tecnologia più avanzata”.

Il presule suggerisce poi due capitoli del Rapporto in cui ciò è più evidente: la sintesi introduttiva e il capitolo sul Magistero sociale di Benedetto XVI nel 2009.

Monsignor Fisichella ritiene “molto indovinata” l’espressione “La Dottrina sociale della Chiesa segno di contraddizione”, soprattutto in vista della nuova evangelizzazione dell’Occidente.

“Quando infatti il cristianesimo segue il vento delle consuetudini viene accolto dal mondo, ma anche, per questo stesso motivo, depotenziato e addomesticato”, avverte.

“Quando il cristianesimo propone la propria ‘pretesa’ di salvezza anche per le realtà temporali viene osteggiato e perfino perseguitato”.

Per ulteriori informazioni, http://www.fpablovi.org/.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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