Il contatto personale alla base della proposta di fede

I Vescovi italiani lanciano la prima tappa per il decennio sull’educazione

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ROMA, mercoledì, 26 gennaio 2011 (ZENIT.org).- “Introdurre ed accompagnare all’incontro con Cristo nella comunità ecclesiale” sarà questo il tema della prossima Assemblea generale dei Vescovi italiani in programma a Roma nei giorni 23-27 maggio. 

L’incontro, si legge in una dichiarazione di mons. Domenico Pompili, portavoce della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), sarà “il modo più concreto” per declinare la prima tappa degli “Orientamenti pastorali” sull’educazione per il decennio 2010-2020.

“A questo proposito – continua la nota – la prima condizione da creare è quella di stabilire un contatto personale che non va dato per scontato, dato il disorientamento culturale diffuso e la condizione frammentata di molte famiglie”.

“Si dovranno dunque – si afferma di seguito – investire energie e tempo per individuare ‘soggetti’ e ‘metodi’ che consentano di realizzare autentiche relazioni, da cui far scaturire una compiuta proposta di fede”.

I Vescovi italiani hanno quindi approvato il ‘Documento finale’ della 46ª Settimana Sociale svoltasi a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010, dal titolo “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”, sottolineando che “la questione antropologica si sta sempre più rivelando la prospettiva unificante della stessa problematica sociale”.

“Ciò suggerisce di riconoscere ed accogliere – ha spiegato mons. Pompili – quella cultura della vita e per la vita, senza della quale le enormi difficoltà economiche e sociali non potranno essere adeguatamente affrontate e superate”.

Di questa esperienza è stata rimarcata “la presenza dei giovani e l’entusiasmo che si è diffuso e che suggerisce di continuare a tenere aperta nella comunità cristiana la riflessione intorno alla Dottrina sociale della Chiesa”.

Inoltre, continua la nota, “l’occasione è stata utile anche per una ricognizione sulle esperienze di formazione socio-politica di ispirazione cattolica in atto nel nostro Paese, al fine di identificare alcune prospettive di azione per il futuro”.

La riflessione si è quindi spostata sulla formazione nei Seminari italiani “per cogliere alcuni nodi cruciali relativi a quelli che sono gli ambiti decisivi dell’identità del prete oggi e cioè la formazione umana, quella spirituale, quella teologica e infine quella pastorale”.

A questo proposito, “è stato notato che la condizione di coloro che si avviano oggi al sacerdozio riflette i cambiamenti culturali in corso e richiede un’attenzione prolungata perché si coltivi un profilo rigoroso di uomo vero e appassionato della vita, un uomo innamorato di Cristo, capace di integrare tutte le dimensioni affettive e relazionali nel dono di sé, un uomo aperto alla fraternità e all’esercizio di un ministero che è radicalmente comunitario”.

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ZENIT Staff

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