CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 16 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Riportiamo il discorso che Benedetto XVI ha pronunciato questo sabato mattina ricevendo in udienza una delegazione ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia in occasione dell’annuale pellegrinaggio ecumenico a Roma per celebrare la Festa di Sant’Enrico, patrono del Paese.
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Eccellenze!
Cari amici della Finlandia!
Con grande gioia porgo il benvenuto a voi in occasione del vostro annuale pellegrinaggio ecumenico a Roma per celebrare la festa di sant’Enrico, il patrono della vostra amata terra. Ogni anno, in questo periodo, il vostro tradizionale pellegrinaggio attesta i rapporti sinceri, amichevoli e collaborativi che sono stati instaurati fra luterani e cattolici nonché, in generale, fra tutti i cristiani nel vostro Paese.
Sebbene non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo del movimento ecumenico, ovvero la piena unità di fede, nel dialogo sono maturati molti elementi di accordo e di avvicinamento, che ci rafforzano nel nostro desiderio generale di compiere la volontà di nostro Signore Gesù Cristo «perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17, 21). Un risultato degno di attenzione, raggiunto di recente, è stato il rapporto conclusivo sul tema della giustificazione nella vita della Chiesa. Questo rapporto è stato redatto dal gruppo di dialogo cattolico-luterano nordico in Finlandia e in Svezia, i cui membri si sono potuti incontrare lo scorso anno. Nella teologia e nella fede tutto è collegato e quindi una più profonda comprensione comune della giustificazione ci aiuterà anche a comprendere meglio insieme la natura della Chiesa e, come da lei accennato, il ministero episcopale e, in tal modo, trovare l’unità della Chiesa in forma concreta e così essere anche più capaci, come ha osservato, di esporre la fede agli uomini di oggi che si interrogano e renderla loro comprensibile affinché vedano che Lui è risposta, che Cristo è il redentore di tutti noi. In tal modo, resta viva anche la nostra speranza che, sotto la guida dello Spirito Santo, molte persone impegnate in ambito ecumenico, competenti e solerti renderanno il loro contributo alla realizzazione di questo grande compito ecumenico e, sempre guidati dallo Spirito Santo possano procedere.
Detto questo, è sottinteso che l’efficacia dei nostri sforzi non può scaturire solo dallo studio e dal dibattito, ma dipende soprattutto dalla nostra preghiera costante, dalla nostra vita conforme alla volontà di Dio, perché l’ecumenismo non è opera nostra bensì frutto dell’azione di Dio.
Nello stesso tempo, siamo tutti consapevoli del fatto che, negli ultimi anni, il cammino ecumenico è divenuto, da alcuni punti di vista, più difficile, certamente più esigente. Verranno espresse questioni relative al metodo ecumenico e alle conquiste degli anni trascorsi nonché all’incertezza del futuro, ai problemi del nostro tempo con la fede in generale. In questa luce, il vostro pellegrinaggio annuale a Roma per la festa di sant’Enrico rimane un evento importante, un segno e un incoraggiamento per i nostri sforzi ecumenici, per la nostra certezza che dobbiamo camminare insieme e che Cristo è la via per l’umanità. Il vostro pellegrinaggio ci aiuta a guardare indietro con gioia a quanto è stato ottenuto finora e a guardare al futuro con il desiderio di assumerci un impegno pieno di responsabilità e di fede. In occasione della vostra visita desideriamo tutti rafforzare la nostra certezza del fatto che lo Spirito Santo, che risveglia, accompagna e fino ad oggi ha reso fecondo il movimento ecumenico, prosegua così anche in futuro.
Spero con fermezza che la vostra visita a Roma rafforzi la futura collaborazione fra luterani e cattolici, sì, fra tutti i cristiani in Finlandia. In vista dell’imminente settimana di preghiera per l’unità dei cristiani vogliamo pregare affinché lo spirito di verità ci conduca a un amore e a una fraternità ancora più grandi. Dio vi doni le sue abbondanti benedizioni in questo nuovo anno appena cominciato.
[© Copyright 2010 – Libreria Editrice Vaticana, traduzione a cura de “L’Osservatore Romano”]