ROMA, venerdì, 7 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Un contributo fondamentale alla nuova evangelizzazione può venire dai Paesi non cristiani, dove aumentano i fedeli.
Lo ha rilevato il Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, che dal 28 dicembre al 3 gennaio ha partecipato alla Conferenza Giubilare del Movimento Internazionale Jesus Youth, svoltasi nello Stato indiano del Kerala.
Il Kerala, ricorda un comunicato stampa diffuso dal RnS, “vive da alcuni anni un risveglio di vita cristiana davvero unico al mondo”.
“Ogni settimana migliaia di persone” “entrano in contatto vivo con il Vangelo, così che oggi la percentuale di cristiani nel Kerala (55 milioni di abitanti) supera il 30% a fronte della media nazionale indiana dell’1,8%”.
L’azione svolta dal Movimento Jesus Youth è significativa, e questa realtà si è diffusa dall’India in molti Paesi del mondo, “coinvolgendo migliaia di giovani studenti delle Scuole Superiori e delle Università con specifici programmi di evangelizzazione e di azione sociale”.
Salvatore Martinez è stato invitato come unico europeo relatore principale insieme ad alcuni ecclesiastici – tra cui il Cardinale indiano Ivan Dias, Prefetto della Congregazione Vaticana “Propaganda Fide” – e relatori provenienti dall’Asia, dall’Africa e dagli Stati Uniti.
Martinez ha presentato quattro relazioni e ha guidato un intenso momento di intercessione a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno.
Al suo ritorno dall’India ha affermato di aver vissuto “una straordinaria esperienza di fede” e di aver avuto modo di ammirare “una limpida testimonianza di giovinezza spirituale della Chiesa che vive in Paesi ad alta persecuzione cristiana”.
“La nuova evangelizzazione, oggi, passa in modo privilegiato dalle iniziative creative e contagiose che proliferano in America Latina e in Asia”, ha osservato.
“Non pensavo di trovare in India tanta maturità, preparazione, dedizione”, ha confessato. “L’India sta rinverdendo l’antica tradizione cristiana di cui è depositaria e che la storia fa risalire allo stesso apostolo San Tommaso”.
A suo avviso, “non c’è dubbio che sia in atto una speciale benedizione di Dio in terre orientali spesso martoriate dal radicalismo di isolate frange religiose: lo racconta il numero impressionante di vocazioni sacerdotali e religiose, accanto a quelle di missionari laici, che rendono bella e feconda la Chiesa anche al prezzo del martirio”.
Martinez si è anche detto “sempre più certo che da queste terre lontane, da noi un tempo evangelizzate, passerà la rievangelizzazione e il destino del nostro Continente europeo appagato e appassito”.
La Conferenza si è svolta nel Campus Universitario di Ernakulam, trasformato per l’occasione in una “cittadella dello Spirito”. I partecipanti sono stati 20.246, provenienti da 24 Paesi di 4 continenti: Arabia Saudita, Australia, Austria, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Canada, Emirati Arabi, Germania, India, Italia, Kuwait, Malaysia, Nuova Zelanda, Oman, Qatar, Regno Unito, Singapore, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera, Thailandia e Uganda.
Tra i partecipanti figuravano un Cardinale, 6 Arcivescovi, 17 Vescovi, 794 sacerdoti e religiosi, 118 seminaristi e 977 religiose. 800 volontari hanno provveduto a tutti i servizi di accoglienza, logistica e sicurezza.
Il RnS è un Movimento ecclesiale che in Italia conta più di 200.000 aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunità.