Il Papa condanna l'attentato di Alessandria, “vile gesto di morte”

Esorta le comunità ecclesiali “a perseverare nella fede”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 6 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Nel suo intervento durante l’Angelus di domenica scorsa, 2 gennaio, Benedetto XVI si è riferito al gravissimo attentato contro i cristiani copti di Alessandria d’Egitto del 31 dicembre scorso.

Un’autobomba è esplosa davanti alla chiesa dei Santi alla fine della Messa di mezzanotte, provocando 23 morti (due persone sono morte in ospedale per le ferite riportate in seguito all’esplosione).

Confessando di aver “appreso con dolore la notizia del grave attentato contro la comunità cristiana copta compiuto ad Alessandria d’Egitto”, il Papa lo ha definito un “vile gesto di morte”, “come quello di mettere bombe ora anche vicino alle case dei cristiani in Iraq per costringerli ad andarsene”.

Questo atto esecrabile “offende Dio e l’umanità intera”, ha dichiarato.

“Davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari, e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo”, ha aggiunto.

Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero anche “ai numerosi operatori pastorali uccisi nel 2010 in varie parti del mondo”, ai quali ha assicurato un “affettuoso ricordo davanti al Signore”.

Sostegno alla famiglia

Nel saluto che ha rivolto ai pellegrini di lingua spagnola dopo la recita della preghiera mariana dell’Angelus, Benedetto XVI si è poi rivolto alle migliaia di famiglie che erano radunate nella Plaza de Colón di Madrid (Spagna) per una grande manifestazione sul tema “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”.

“Vi invito a essere forti nell’amore e a contemplare con umiltà il Mistero del Natale, che continua a parlare al cuore e diventa scuola di vita familiare e fraterna”, ha detto.

“Lo sguardo materno della Vergine Maria, l’amorevole protezione di San Giuseppe e la dolce presenza del Bambino Gesù sono un’immagine nitida di ciò che deve essere ciascuna delle famiglie cristiane, autentici santuari di fedeltà, rispetto e comprensione, in cui inoltre si trasmette la fede, si rafforza la speranza e si stimola la carità”.

In questo contesto, il Pontefice ha invitato tutti “a vivere con rinnovato entusiasmo la vocazione cristiana all’interno della famiglia, come autentici servitori dell’amore che accoglie, accompagna e difende la vita”.

“Fate delle vostre case una vera sorgente di virtù e uno spazio sereno e luminoso di fiducia, in cui, guidati dalla grazia di Dio, si possa saggiamente discernere la chiamata del Signore, che continua a invitare alla sua sequela”, ha esortato.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione