CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 29 novembre 2010 (ZENIT.org).- Una delegazione della Santa Sede realizzerà l’ormai tradizionale visita al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli in occasione della festa di Sant’Andrea.
L’iniziativa di inserisce nell’abituale “scambio di delegazioni per le rispettive feste dei Santi Patroni, il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre a Istanbul per la celebrazione di Sant’Andrea”, ha reso noto questo lunedì la Sala Stampa della Santa Sede.
La delegazione vaticana è guidata dal Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch.
Lo accompagneranno il segretario del dicastero, il Vescovo Brian Farrell, e l’officiale della Sezione Orientale dello stesso, il reverendo Andrea Palmieri.
A Istanbul si unirà alla delegazione il Nunzio Apostolico in Turchia, l’Arcivescovo Antonio Lucibello.
Il comunicato della Santa Sede spiega che “la delegazione della Santa Sede prenderà parte alla solenne Divina Liturgia presieduta da Bartolomeo I nella chiesa patriarcale del Fanar”.
Avrà anche “un incontro con il Patriarca e conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica”, aggiunge il testo.
Secondo la tradizione, Andrea predicò in Grecia, nel Mar Nero e nel Caucaso, e fu il primo Vescovo di Bisanzio, incarico poi diventato Patriarca di Costantinopoli. Per questo, è ritenuto il capo della Chiesa ortodossa greca.
La tradizione racconta che morì in Acaia crocifisso su una croce a forma di “X”. I suoi resti, sepolti a Costantinopoli, vennero rubati dai crociati nel XIII secolo e restituiti da Papa Paolo VI alla Chiesa ortodossa nel 1964.