di Jesús Colina
ROMA, lunedì, 29 novembre 2010 (ZENIT.org).- Le rivelazioni storiche più recenti confermano la posizione espressa nel suo ultimo libro da Papa Benedetto XVI su Pio XII e il suo sostegno agli ebrei perseguitati.
Nella sua conversazione con il giornalista Peter Seewald, raccolta nel libro “Luce del mondo”, il Pontefice sostiene di aver ordinato, per l’iter di beatificazione di Papa Eugenio Pacelli, un’indagine che potesse confermare “tutto il positivo” e smentire “il negativo” addotto nei suoi confronti.
Il 17 novembre, il Papa ha ricevuto il fondatore della “Pave the Way Foundation” (PTWF), Gary Krupp, ebreo, che gli ha consegnato nuove rivelazioni storiche a conferma di questa posizione.
In alcune dichiarazioni a ZENIT, Krupp ha affermato che “il libro e i documenti presentati al Papa derivano dagli sforzi della Fondazione per chiarire, e inserire pubblicamente sul suo sito web (www.ptwf.org), documenti originali e testimonianze oculari per incoraggiare lo studio da parte della comunità storica internazionale”.
“Si spera che diffondendo questo materiale sul sito web – ha aggiunto –, la controversia che dura da 46 anni sul pontificato di Papa Pio XII possa essere risolta. Finora la PTWF ha inserito oltre 40.000 pagine di documenti, articoli e interviste a testimoni oculari, materiale originale, relativo a questo periodo storico”.
Krupp ha presentato al Papa il libro della PTWF “Papa Pio XII e la II Guerra Mondiale. La Verità Documentata”, che è stato appena pubblicato in ebraico.
Il testo, di agevole lettura, contiene numerosi documenti, articoli e interviste notevoli che permettono al lettore di giungere a una conclusione su quel periodo controverso. E’ il primo libro scritto in ebraico su Papa Pio XII basato su documenti originali piuttosto che su teorie speculative e discutibili.
Krupp ha anche presentato al Papa una serie di testimonianze autenticate degli sforzi personali di Papa Pacelli per salvare la vita agli ebrei.
E’ stato inoltre presentato a Benedetto XVI il libro del professor Ronald Rychlak – recentemente rivisto e ampliato – “Hitler, la Guerra e il Papa”, insieme al testo inedito “The framing of Pope Pius XII”.
Scritto da Mihai Ion Pacepa, l’agente del KGB di più alto rango ad aver mai disertato, e dal professor Ronald Rychlak, il testo descrive le operazioni della rete di disinformazione del KGB e il piano denominato “Seat 12”, volto a infangare la reputazione di Papa Pio XII e a scavare un solco tra il mondo cattolico e quello ebraico.
Il piano, ordinato da Nikita Kruscev, mirava ad attaccare la Chiesa cattolica e la reputazione di Papa Pio XII.
L’operazione voleva inoltre isolare la comunità ebraica dal mondo cattolico.
Il libro rivela nei dettagli il progetto sovietico di produrre, finanziare e mettere in scena strategicamente l’opera teatrale di Rolf Hochhuth “Il Vicario”.
Quest’opera di fantasia, tradotta in 20 lingue e rappresentata in tutto il mondo, rappresenta il più grande assassinio mediatico di un personaggio del XX secolo. Il libro descrive anche simili attività di disinformazione fino all’epoca attuale.
Il libro-rivelazione del Generale Mihai Ion Pacepa “Orizzonti Rossi” è stato anche alla base della caduta del dittatore rumeno Nicolae Ceausescu.
Nel suo libro, il Papa chiede di superare le interpretazioni ideologiche su ciò che Pio XII avrebbe potuto fare nella II Guerra Mondiale.
“L’importante è ciò che ha fatto e ciò che ha cercato di fare, e credo che bisogna veramente riconoscere che è stato uno dei grandi giusti e che, come nessun altro, ha salvato tanti e tanti ebrei”, afferma.