ROMA, lunedì, 29 novembre 2010 (ZENIT.org).- In occasione della Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids di quest’anno, che si celebrerà il 1° dicembre, la Caritas esorta i Governi e le compagnie farmaceutiche a investire di più nella prevenzione della malattia tra i bambini e nella riduzione della trasmissione da madre a figlio.
“Dobbiamo dare ai bambini con l’Hiv la possibilità di vivere”, ha affermato il Cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, Presidente di Caritas Internationalis.
“La Caritas esorta i Governi e le compagnie farmaceutiche a investire di più e con maggiore anticipo nel fermare e curare l’epidemia per questi bambini”, ha aggiunto. “Si tratta di una situazione di vita o di morte”.
Nel rapporto 2010 di riferimento mondiale sull’epidemia di Aids dell’UNAIDS, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla malattia, si indica che 2,5 milioni di bambini sono affetti dal virus Hiv.
Il 90% dei bambini sieropositivi, aggiunge il rapporto, vive in Africa, ma solo il 26% riceve cure salvavita. Il 55% dei bambini affetti da Hiv non sottoposti a cure muore prima di compiere i due anni.
Nel 2009, la Caritas ha lanciato una campagna sostenendo che nei Paesi poveri servono mezzi per fermare l’Aids e la tubercolosi più economici e avanzati, e medicinali adatti alle necessità dei più piccoli.
Tali farmaci si fabbricano in dosi e formule speciali, includendo combinazioni di dosi fisse di medicinali antiretrovirali per evitare somministrazioni eccessive o insufficienti.
In molte parti del mondo, questi farmaci si possono ottenere a basso costo, ma spesso le madri evitano i test perché temono la stigmatizzazione e la discriminazione. Il 99% dei bambini affetti da Hiv è figlio di madri che non si sono mai sottoposte a un test e non hanno mai ricevuto medicinali per prevenire la trasmissione alla prole.
Le organizzazioni membro della Caritas hanno partecipato attivamente alla campagna per i bambini. Caritas Australia sta organizzando una campagna di cartoline elettroniche per continuare a promuovere la ricerca e lo sviluppo di farmaci pediatrici. Caritas Austria ha consegnato al Governo austriaco 21.000 firme raccolte dai giovani per chiedere di aumentare il finanziamento per la lotta all’Hiv nei Paesi poveri; Caritas India sta collaborando con gli studenti per seguire da vicino i bambini sieropositivi nelle comunità locali e informare sull’evoluzione della loro situazione.
Il personale della Caritas si è riunito con le compagnie farmaceutiche nella Tavola Rotonda sull’Hiv Pediatrico celebrata a Ginevra (Svizzera) in questo mese di novembre. Il Consigliere speciale di Caritas Internationalis sull’Hiv/Aids, monsignor Robert J. Vitillo, ha affermato che nei luoghi in cui si dispone di medicinali a basso costo e adattati alle necessità dell’infanzia i bambini sieropositivi sono tornati a scuola e procedono negli studi.
Nel 2011, le organizzazioni Caritas si concentreranno sulla richiesta di ridurre i prezzi e ampliare la varietà dei medicinali per il trattamento dell’Hiv, porre alla portata dei dispensari locali strumenti rigorosi di rilevamento della tubercolosi e dell’Hiv pediatrici anziché concentrarli nei centri urbani e promuovere un maggiore accesso ai programmi di prevenzione della trasmissione materno-filiale.