di Antonio Gaspari
ROMA, domenica, 21 novembre 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Elio Sgreccia è il vincitore del Premio Europeo per la vita “Madre Teresa di Calcutta” nell’edizione del 2010.
Il premio “Madre Teresa” è una sorta di premio Nobel per la vita ed è stato istituito nel 2008, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (10/12/1948),
su iniziativa del Movimento per la Vita italiano e con l’adesione dei movimenti per la vita e per la famiglia europei.
Il riconoscimento viene conferito a personalità che si sono distinte nel difendere il diritto alla vita dei bambini non ancora nati e nel sostenere la famiglia naturale.
Nel 2008 il Premio Europeo per la vita “Madre Teresa di Calcutta” è stato conferito alla memoria dello scienziato francese Jerôme Lejeune, che scoprì la trisomia 21 e che per volontà di Papa Giovanni Paolo II ricoprì per primo l’incarico di Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Nel 2009 è stato conferito a Eduardo Verástegui, protagonista e co-produttore del film “Bella”.
Nel consegnare il Premio al Cardinale Sgreccia, venerdì 19 novembre a Roma, nel corso del XXX convegno dei Centri di Aiuto alla Vita (CAV), il presidente del Movimento per la Vita (MpV) Carlo Casini ha spiegato che l’attribuzione del riconoscimento al porporato “è in perfetta linea con la sua storia quale fondatore della bioetica personalistica ontologicamente fondata”.
Casini ha ricordato che si deve al Cardinale Sgreccia la costituzione in tutto il mondo di ben 45 Centri di Bioetica. Nel suo lungo curriculum, figura anche la pubblicazione – nel 1986 – del suo primo manuale di bioetica, un testo fondamentale tradotto in varie lingue ed edito diverse volte.
“Attingendo alla storia del pensiero occidentale a partire dall’epoca classica, l’indagine speculativa di Sgreccia ha concentrato lo sguardo sull’essere-persona”, ha osservato il presidente del MpV.
Di qui la costituzione, nel 1992, dell’Istituto di Bioetica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma e il fiorire degli altri centri nel mondo.
Dal 1990 il Cardinale è stato membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, e dal 2004 Presidente della Fondazione “Ut Vita Habeant” e dell’associazione “Donum Vitae”. Vicedirettore della rivista “Medicina e Morale”, ha pubblicato oltre 400 lavori su riviste italiane e straniere.
La laurea “Honoris Causa” gli è stata attribuita da Università del Messico, del Cile, dell’Argentina.
“La nomina a Cardinale da parte di Benedetto XVI è il riconoscimento della sua generosità e della sua dedizione al servizio della Chiesa”, ha sottolineato Carlo Casini.
“Per questo motivo – ha concluso -, il Movimento per la Vita italiano e io personalmente esprimiamo il nostro affettuoso grazie a Don Elio – questo è il semplice modo in cui egli si è fatto a lungo chiamare – per la vicinanza che egli ci ha sempre dimostrato, manifestata particolarmente con il sostegno alle nostre opere e con il consiglio competente, prudente e autorevole nei momenti delle scelte più difficili”.