ROMA, domenica, 14 novembre 2010 (ZENIT.org).- Questa domenica, al termine della preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro, Benedetto XVI è tornato a lanciare un nuovo appello in favore di Haiti.
Il Pontefice ha voluto innanzitutto “rinnovare la sua vicinanza alle care popolazioni di Haiti” che, a causa del terremoto del 12 gennaio scorso che ha ucciso almeno 250.000, soffrono ora per una grave epidemia di colera.
Secondo quanto riportato da “L’Osservatore Romano” nell’edizione del 14 novembre, citando la portavoce a Ginevra dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli interventi umanitari, Elisabeth Byrs, in assenza di efficaci misure di contrasto l’epidemia di colera, ad Haiti, potrebbe contagiare duecentomila persone tra gli oltre un milione e mezzo di sfollati ammassati nelle tendopoli nella capitale Port-au-Prince.
Finora, sempre stando agli ultimi dati diffusi dall’ONU, il bilancio è di 796 morti – 13 dei quali nella capitale Port-au-Prince – mentre i malati ricoverati sono 12.303.
A complicare la situazione anche il recente passaggio dell’uragano Tomas che ha causato alcuni morti e molti allagamenti in diverse città nella parte occidentale di Haiti, tanto che la Protezione Civile ha dovuto evacuare parte degli haitiani che vivono nei campi nella capitale Port-au-Prince.
“Incoraggio tutti coloro che si stanno prodigando per questa nuova emergenza e, mentre assicuro il mio particolare ricordo nella preghiera, faccio appello alla Comunità internazionale, affinché aiuti generosamente quelle popolazioni”, ha aggiunto il Santo Padre.