di Carmelo López-Arias
MADRID, lunedì, 8 novembre 2010 (ZENIT.org).- E’ stato pubblicato in Spagna il libro “Padre Pío. Los milagros desconocidos del santo de los estigmas” (“Padre Pio. I miracoli sconosciuti del santo delle stimmate”, LibrosLibres), in cui l’autore, José María Zavala, ha raccolto testimonianze di conversioni e guarigioni sperimentate per sua intercessione.
“Non avevo mai provato tanto desiderio di condividere un’esperienza che mi ha cambiato per sempre”, ha affermato l’autore in questa intervista concessa a ZENIT, ricordando che la canonizzazione di Pio da Pietrelcina (1887-1968), nel 2002, ha battuto tutti i record di fedeli nella storia.
Come viene ricordato Padre Pio nel convento di San Giovanni Rotondo, dove ha trascorso quasi tutta la vita?
José María Zavala: Con immenso affetto. Ci sono fedeli che continuano a percepire l’intenso profumo delle sue stimmate come il miglior segnale del fatto che non li abbandona mai, quella stessa fragranza che ha gelato più di un incredulo.
Sono vive ancora molte persone che hanno avuto uno stretto rapporto con lui?
José María Zavala: Sono poche, ma ho avuto la grande fortuna di intervistarle, come nel caso di suor Consolata, una monaca di clausura di 95 anni che mi ha accolto nel convento per riferirmi episodi tanto indimenticabili quanto sconosciuti. Non la ringrazierò mai abbastanza. Lo stesso vale per Pierino Galeone, sacerdote ottuagenario con fama di santo, che Padre Pio curò miracolosamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, e per Paolo Covino, il cappuccino che amministrò l’Estrema Unzione a padre Pio. Tutti rompono per la prima volta il silenzio per parlare di Padre Pio in questo libro.
Esprimono qualche idea comune?
José María Zavala: Tutti concordano nel dire che ha agito come Gesù sulla terra: ha convertito i peccatori, ha guarito i malati, ha consolato gli afflitti… Ha portato la Croce per tutta la vita per redimere gli uomini dal peccato. Padre Pio sapeva molto bene che senza sacrificio personale era impossibile guadagnare anime per il Signore.
Chi è stato Padre Pio?
José María Zavala: Un dono che Dio ha fatto agli uomini in pieno XX secolo perché continuino a credere in Lui. E’ impossibile avvicinarsi con semplicità e senza pregiudizi alla sua figura e restare insensibili. Conosco molta gente la cui fede era morta per mancanza di opere e che per sua intercessione è ora molto vicina al Signore, prega ed è felice facendo felici gli altri.
C’è un rapporto tra le sue ore al confessionale e le stimmate?
José María Zavala: Tutto è un gioco d’amore, diceva. D’Amore, con la maiuscola, per il prossimo; sapeva molto bene che il meglio si compra sempre al prezzo di un grande sacrificio. Padre Pio ha vissuto “crocificato” per cinquant’annni con stimmate alle mani, ai piedi e al costato che sanguinavano ogni giorno. Una simile sofferenza morale e fisica era un mezzo infallibile per liberare molte anime dai legami di Satana. Per questo a volte trascorreva 18 ore di seguito nel confessionale.
Come un nuovo curato d’Ars…
José María Zavala: E’ in questo che si radica la grandezza di quest’uomo di Dio. San Giovanni Rotondo, dov’è vissuto ed è morto, continua ad essere oggi un’autentica via di Damasco lungo la quale migliaia di peccatori tornano al Signore. E’ il primo sacerdote con le stimmate della storia della Chiesa, e con alcuni carismi che lo rendono molto speciale, dalla bilocazione alla capacità di scrutare i cuori, che gli permetteva di leggere l’anima dei penitenti.
“Farò più rumore da morto che da vivo”, disse un giorno. Che cosa intendeva?
José María Zavala: Bisognerebbe chiederlo alle centinaia di persone in tutto il mondo che per sua intercessione continuano oggi a convertirsi e/o a guarire miracolosamente da una malattia mortale. Molti di loro apportano le proprie testimonianze toccanti in questo libro. Possiamo affermare che Padre Pio continua ad operare dal Cielo più prodigi di quando era sulla terra.
Lei riporta alcune conversioni toccanti…
José María Zavala: Gianna Vinci mi ha riferito a Roma uno di quei miracoli che lasciano a bocca aperta. In un’occasione, una donna malata di cancro pregò suo marito, agnostico, di portarla a San Giovanni Rotondo, perché aveva sentito dire che Padre Pio operava miracoli. L’uomo pose una condizione: avrebbe aspettato fuori dalla chiesa. Entrò quindi solo la donna, insieme al figlio di dieci anni.
Gianna Vinci era lì e ha visto tutto. La donna si inginocchiò al confessionale di Padre Pio mentre questi diceva al bambino di avvisare il padre. Il piccolo obbedì: “Papà, ti vuole Padre Pio!”, gli disse dalla porta. Ma quel bambino… era sordomuto! Emozionato, il padre finì per confessarsi, e la moglie guarì immediatamente.
Qual è il segreto della popolarità di questo santo?
José María Zavala: Insisto, l’Amore per gli altri. Padre Pio continua a raccogliere oggi i frutti della sua semina dal Cielo. In Italia si può percepire il grande affetto che la gente ha per questo santo. Tornando a Madrid, mentre facevo il check-in all’aeroporto, un poliziotto ha iniziato a farmi problemi, ma quando ha visto il ritratto di Padre Pio che portavo per un amico mi ha fatto passare con un sorriso. “Piccolo salvacondotto!”, ho pensato.
Padre Pio è conosciuto fuori dall’Italia?
José María Zavala: Spero che questo libro serva a farlo conoscere di più in Spagna, dove ha già fatto alcuni miracoli. In Argentina, Messico, Cile e Filippine ha sempre più devoti.
Che cosa significa questo libro nella sua bibliografia?
José María Zavala: E’ senz’altro la mia opera più importante. Non avevo mai provato tanto desiderio di condividere un’esperienza che mi ha cambiato per sempre. Dicono che quando Padre Pio eleva un’anima non la lascia più cadere. L’ho sperimentato personalmente. Invito chiunque, per quanto possa essere scettico, a conoscere quest’uomo di Dio. Gli assicuro che non resterà indifferente.
Per ulteriori informazioni, www.libroslibres.com
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]