Il Canada rende grazie per il suo primo santo

50.000 persone ricordano a Montreal fr. André

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MONTREAL, domenica, 7 novembre 2010 (ZENIT.org).- Nello stadio che ha ospitato i Giochi Olimpici di Montreal nel 1976, più di 50.000 persone, guidate dal Cardinale Jean-Claude Turcotte, Arcivescovo della città, hanno ringraziato Dio pochi giorni fa per la canonizzazione del primo santo del Canada, fr. André, avvenuta il 17 ottobre in Piazza San Pietro in Vaticano.
 
Con centinaia di giovani di tutte le parrocchie della Diocesi di Montreal e persone handicappate vicino all’altare, e alla presenza del Primo Ministro del Canada, Stephen Harper, e del Primo Ministro della provincia del Québec, Jean Charest, l’Eucaristia ha visto riuniti quasi 60 Vescovi di tutta la Nazione.

Nella sua omelia, il Cardinal Turcotte ha detto che fr. André, il cui nome di battesimo era Alfred Bessette (1845-1937) ed è morto prima delle profonde trasformazioni degli anni Sessanta che hanno interessato la società e la Chiesa canadesi, era una persona di un’altra epoca, ma che la Chiesa non canonizza mai per quello che è stato, ma per ciò che la persona deve mostrare alle donne e agli uomini di oggi.

Che cosa ci mostra fr. André oggi?, ha chiesto il porporato, commentando che al suo tempo è stato riconosciuto come una persona che compiva grandi miracoli e che ha avuto il coraggio di allestire a  Mont-Royal il più grande oratorio dedicato a San Giuseppe.

Oggi, il santo dice e mostra che la vita è bella e fruttuosa quando si configura per ascoltare e servire gli altri, ha indicato il Cardinale canadese.

Fr. André, ha continuato, era un uomo di ascolto e compassione, che ha lasciato che si avvicinassero a lui poveri e ricchi, e che andava da quanti non potevano recarsi da lui. Dopo averli ascoltati li consolava, pregava per loro, chiedeva di aver fiducia in Dio e in Maria e pregava con fervore San Giuseppe.

Il nuovo santo, ha spiegato padre Charles Corso, della Congregazione della Santa Croce, alla quale apparteneva fr. André, riceveva quotidianamente 300 persone, che andavano da lui per confidargli le proprie disgrazie e sofferenze e per chiedergli preghiere.

L’amore per San Giuseppe ha fatto sì che il santo costruisse la più grande basilica del Canada, e la più grande del mondo dedicata a San Giuseppe.

L’oratorio di San Giuseppe di Mount-Royal, basilica consacrata il 17 ottobre 2004, riceve due milioni di pellegrini e visitatori ogni anno, ed è una meta per cercare pace e consolazione attraverso San Giuseppe e Sant’André.

Padre Claude Grou, c.s.c., rettore dell’oratorio, ha parlato con ZENIT al termine della Messa di azione di grazie affermando che la devozione per San Giuseppe da parte del santo fr. André era dovuta soprattutto al fatto che la sua famiglia e sua madre – che perse a 12 anni – erano molto devoti a questo santo, padre adottivo di Gesù, e che anche la Congregazione della Santa Croce ha come devozione particolare l’amore per San Giuseppe.

San Giuseppe è il patrono del Canada e una figura chiave per i lavoratori del Paese, ha proseguito padre Grou. Di fronte alla domanda sul perché fr. André sia significativo e attraente non solo per i cattolici, ma anche per i cristiani non cattolici o i fedeli di altre religioni, il rettore dell’oratorio ha risposto che fr. André è stato un uomo semplice, una persona con cui la popolazione si identifica e per questo è così amato.

La Congregazione della Santa Croce ha attualmente più di 1.600 membri che lavorano nel settore dell’istruzione, nelle parrocchie e in altri tipi di servizio alla comunità, con un carisma centrato sulla giustizia sociale. I suoi membri sono attivi in 16 Paesi e 4 continenti: Africa, America, Asia ed Europa.

La Congregazione della Santa Croce anima spiritualmente l’Oratorio di Sant Giuseppe di Mount-Royal a Montreal, fondato da fr. André, dove si trovano la sua tomba e un reliquiario che contiene il suo cuore.

Per ulteriori informazioni, www.saint-joseph.org.

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ZENIT Staff

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