Il futuro sacerdote è nato 30 anni fa nella località di Phomvan, dove avrà luogo l’ordinazione, ha reso noto l’agenzia AsiaNews.
Si chiama Pierre Buntha Silaphet, e condivide il nome Buntha con il primo sacerdote della zona, padre Jean Bosco Buntha, anch’egli di etnia K’hmu’, ordinato nel 1970.
Il Vescovo di Banchong è riuscito a ottenere dalle autorità tutti i permessi necessari per celebrare l’ordinazione.
Anche se in modo non ufficiale, le autorità hanno fatto capire che la cerimonia dovrà svolgersi senza troppo risalto, come se fosse una festa locale.
Dal 1975, il vicariato di Luang Prabang non ha una Cattedrale, solo piccole cappelle sparse.
Il Governo segue da vicino l’attività della Chiesa e delle comunità minoritarie cristiane.
Nel 2007, in un altro vicariato apostolico laotiano, Paksé, è stata celebrata un’altra ordinazione sacerdotale, la prima di un laotiano negli ultimi 50 anni.
A Paksé si trova l’unico seminario maggiore di tutto il territorio nazionale – approvato anche se controllato dal Governo –, dove attualmente si preparano al sacerdozio 18 seminaristi, ha ricordato l’agenzia Ucanews.
Durante il XX secolo, la missione del Laos è stata perseguitata durante le lotte interne per la conquista del potere e l’arrivo della dittatura comunista.
Con l’ascesa al potere dei comunisti del Pathet Lao nel 1975, la persecuzione nei confronti di missionari e catechisti è aumentata; quell’anno, il nuovo regime comunista ha espulso dal Laos tutti i missionari stranieri.
Da allora, nessun istituto religioso internazionale con membri stranieri può entrare o svolgere il proprio operato nel Paese.
Il Laos ha una dozzina di sacerdoti cattolici e circa 40.000 fedeli, che rappresentano lo 0,65% della popolazione, a maggioranza buddista.
La Chiesa cattolica è presente nel Paese con quattro vicariati apostolici: Luang Prabang, Paksé, Savannakhet e Vientiane.