Con la sua visita in Spagna, il Papa realizzerà due suoi desideri

MADRID, mercoledì, 3 novembre 2010 (ZENIT.org).- Con la sua visita di questo fine settimana in Spagna, Papa Benedetto XVI realizzerà due desideri che nutriva da tempo: recarsi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela e poter contemplare in loco il tempio della Sagrada Familia di Gaudí.

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Lo ha spiegato il responsabile della struttura informativa per il viaggio e direttore della Sala Stampa della Conferenza Episcopale Spagnola, Isidro Catela, questo martedì durante un incontro stampa a Madrid.

Benedetto XVI visiterà per la prima volta queste due città spagnole. Aveva progettato di recarsi in precedenza sia a Santiago de Compostela, con il fratello, che a Barcellona, ma alla fine non gli è stato possibile.

Catela ha anche sottolineato che il Pontefice ammira Gaudí e la sua opera, e ha spiegato che dopo la dedicazione del tempio di questo architetto, il 7 novembre, potrebbe già celebrarsi il culto pubblico nella navata centrale della Sagrada Familia.

A Barcellona, inoltre, Benedetto XVI vuole trasmettere un messaggio d’amore e di difesa della dignità di ogni vita umana, con la sua visita alla sede centrale dell’opera benefico-sociale del Bambino Gesù.

Su quest’opera, Catela ha spiegato che all’inizio si dedicava all’assistenza di persone affette dalla Sindrome di Down, ma “attualmente il numero di queste persone è diminuito notevolmente perché una buona parte viene eliminata prima di nascere”.

“Hanno favorito questo le legislazioni che contemplano l’aborto come un ‘diritto’”, ha lamentato.

“Se, come accade ad esempio nell’attuale legislazione spagnola, la salute è ‘completo benessere fisico, mentale e sociale’ e questo benessere viene considerato minacciato dal nascituro, questo può essere trattato come un ostacolo per la qualità della vita, la cui eliminazione diventa quindi lecita”, ha aggiunto.

Durante la visita del Papa alla sede centrale di questa istituzione dell’Arcivescovado di Barcellona, domenica pomeriggio, “si sottolineeranno il grande lavoro che svolge la Chiesa e la sua difesa della dignità di ogni vita umana, dal concepimento alla morte naturale, così come della vita di tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche, psichiche o intellettuali”.

Nell’incontro di lavoro, svoltosi nella sede della Conferenza Episcopale Spagnola, è stato ripercorso l’intenso programma della visita papale in Spagna, che durerà 32 ore e includerà incontri con i reali di Spagna nella Sala Museo della Sagrada Familia e con i principi delle Asturie nella Sala delle Autorità dell’aeroporto di Santiago.

Ci saranno anche brevi incontri con il presidente del Governo, José Luis Rodríguez Zapatero, all’aeroporto di Barcellona prima della cerimonia di congedo e con il presidente del Partido Popular, Mariano Rajoy, nella sacrestia allestita nella Piazza dell’Obradoiro dopo la Messa di sabato a Santiago de Compostela.

Per questa visita papale si sono accreditati 3.250 giornalisti di 327 mezzi di comunicazione, 646 dei quali seguiranno in loco tutto il viaggio, 931 saranno solo a Santiago e 1.673 solo a Barcellona.

Secondo la Conferenza Episcopale Spagnola, esistono tre chiavi per comprendere questa visita del Papa in Spagna: l’Europa e il Cammino di Santiago; Gaudí e la Sagrada Familia; la dignità di ogni vita e della vita di tutti.

In questo senso, è stata ricordata la visita di Papa Giovanni Paolo II a Santiago de Compostela nel 1989 per la Giornata Mondiale della Gioventù, quando esortò l’Europa a ritrovarsi, ad essere se stessa, a scoprire le proprie origini e a ravvivare le sue radici cristiane.

E’ stata ricordata anche la visita del Pontefice polacco a Barcellona, anche in quel caso un 7 novembre, ma del 1982, durante la quale invitò a vedere la famiglia come un’autentica Chiesa domestica, un luogo consacrato al dialogo con Dio e una scuola di sequela di Cristo attraverso le vie indicate nel Vangelo, fermento di convivenza e di virtù sociali.

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ZENIT Staff

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