di Jesús Colina


CITTA' DEL VATICANO, martedì, 2 novembre 2010 (ZENIT.org).- Di fronte al sanguinoso attacco avvenuto questa domenica pomeriggio nella Cattedrale siro-cattolica di Baghdad, Benedetto XVI ha lanciato un accorato appello alla pace in Medio Oriente e ha chiesto il coinvolgimento delle istituzioni nazionali e internazionali.

Nel primo incontro pubblico con i fedeli, il Papa ha levato la propria voce per chiedere che “tutti uniscano le loro forze affinché termini ogni violenza”.

Secondo un responsabile del Ministero dell'Interno iracheno, che ha voluto mantenere l'anonimato, il bilancio dell'attentato contro la Cattedrale è di “42 ostaggi assassinati, tra cui 5 donne e 7 bambini, e 56 feriti, di cui 10 donne e 8 bambini”.

Nell'assalto delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi, ha precisato la stessa fonte, “7 membri dei servizi di sicurezza sono morti, e altri 15 sono rimasti feriti”.

L'attacco è stato rivendicato su Internet dal gruppo terroristico “Stato islamico in Iraq”, che fa parte della rete di Al Qaeda. Secondo alcune fonti, 5 terroristi sono morti nell'assalto, e 8 sospetti sono stati arrestati.

Rivolgendosi a mezzogiorno ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro nella solennità di Tutti i Santi, Benedetto XVI ha detto di pregare “per le vittime di questa assurda violenza, tanto più feroce in quanto ha colpito persone inermi, raccolte nella casa di Dio, che è casa di amore e di riconciliazione”.

Il Pontefice ha anche espresso la sua “affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, nuovamente colpita”, e ha incoraggiato “pastori e fedeli tutti ad essere forti e saldi nella speranza”.

“Davanti agli efferati episodi di violenza, che continuano a dilaniare le popolazioni del Medio Oriente, vorrei infine rinnovare il mio accorato appello per la pace: essa è dono di Dio, ma è anche il risultato degli sforzi degli uomini di buona volontà, delle istituzioni nazionali e internazionali”, ha sottolineato.