Chi vuole dividere il Movimento per la Vita?

Il presidente Carlo Casini risponde alle critiche

Share this Entry

di Antonio Gaspari

ROMA, martedì, 2 novembre 2010 (ZENIT.org).- Non si sa perchè o come, sta di fatto che nei mesi da giugno a ottobre, sono apparsi sulla stampa nazionale articoli di critica al Movimento per la Vita (MpV). Si tratta di critiche che sono state sollevate da persone che si collocano nella galassia dei pro-life.

Carlo Casini, presidente e figura storica del MpV, ha cercato di capire le origini delle opposizioni, ha incontrato gli autori di tali critiche, ed ha poi deciso di rispondere in forma scritta con un articolato documento pubblicato sul sito del MpV.

Ha scritto il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo: “Da molti vengo sollecitato a reagire agli attacchi portati contro il Movimento per la vita e contro me negli ultimi mesi. Se non rispondi – dicono – lasci credere che quanto si scrive è vero: per il bene del Movimento devi rispondere. Altri suggeriscono di tenere un atteggiamento di indifferenza: di fronte ai fatti, le critiche più o meno astiose cadranno da sé – dicono. Io condivido, piuttosto la seconda linea, ma non voglio lasciare nella inquietudine e nelle scoramento gli amici che mi domandano un chiarimento”.

Il presidente del MpV spiega di non temere gli attacchi degli organi di stampa, a cui è abituato dopo oltre trenta anni di impegno militante a favore della vita nascente, ma di temere che “i fraintendimenti, le incomprensioni e persino le falsità” possano scoraggiare e confondere i tanti sostenitori dei progetti a favore della vita e della famiglia.

“Giovanni Polo II – ha ricordato l’onorevole Casini – ci ha detto nel giugno 2003: ‘Dio voglia che strettamente uniti tra di voi continuiate ad essere una forza di rinnovamento e di speranza nella società’. In precedenza ci aveva detto: ‘La storia dimostrerà la grande importanza dei Movimenti per la vita nel mondo’. Prima ancora, nel 1987, ci aveva incoraggiato dicendo: ‘Non vi spaventi la difficoltà del compito, voi lavorate per restituire all’Europa la sua vera identità’”.

“E Benedetto XVI nell’udienza concessa al Movimento per la vita il 12 maggio 2009 ha confermato: ‘Il 22 maggio 1998 Giovanni Paolo II vi esortava a perseverare nel vostro impegno […] Dieci anni dopo sono io a ringraziarvi per il servizio che avete reso alla Chiesa e alla società […] proseguite su questo cammino e non abbiate paura perché il sorriso della vita trionfi sulle labbra di tutti i bambini e delle loro mamme’”.

“In definitiva, – ha rilevato il presidente del MpV- questo scritto vuole essere una testimonianza per continuare il cammino nell’unità, nella verità e nella fedeltà al grande compito che ci è stato affidato. Il nostro è un bel movimento, non un crogiolo di ambizioni e di litigi come – il diavolo sa perché – si vorrebbe far credere”.

Casini racconta gli enormi sforzi fatti per tenere uniti i cattolici nella battaglia per contrastare la legge sull’aborto. Precisa quanto rilevante sia stata la legge 40, e la vittoria nei confronti del referendum che voleva abrogarla. Spiega la necessità di una legge sul fine vita che impedisca ogni tipo di eutanasia. Conferma l’impegno a sostenere i politici che difendono la vita. Respinge le accuse di coloro che sostengono che il MpV è antidemocratico.

I critici accusano il Movimento per la Vita di essere assente dal dibattito pubblico e di essere un movimento decadente.

A questo proposito Casini risponde con i fatti: “Non parlerò della miriade di incontri promossi e realizzati dai 600 Cav e movimenti locali, né della grande quantità di pubblicazioni da essi prodotte, della loro presenza sui media locali, del loro collegamento con le realtà diocesane”.

“Non parlerò neppure – ha aggiunto – degli oltre 100.000 bambini (noi, per la verità, ne calcoliamo ormai 120mila) restituiti al coraggio delle loro madri che subivano la tentazione dell’aborto, sebbene si tratti di un risultato grandioso (della vita umana concreta si tratta, non di discorsi teorici!) documentato ogni anni dalla Federazione nazionale attraverso la Segreteria di Padova con un rapporto presentato all’opinione pubblica ed inviato a tutti i vescovi e talora a tutti i parlamentari”.

A mò di esempio Casini elenca un po’ delle attività che il MpV svolge da anni: dal 1987 ad oggi quasi un milione di giovani studenti coinvolti nel Concorso europeo; 7.000 vincitori hanno partecipato a Strasburgo ad un seminario la cui efficacia formativa è testimoniata da loro stessi; circa due milioni di dossier che parlano del diritto alla vita diffusi nelle scuole e messi a disposizione dei giovani e delle loro famiglie.

Dal 2008 il premio europeo Madre Teresa di Calcutta conferito a personalità che si sono distinte nel difendere il diritto alla vita dei bambini non ancora nati nello stesso giorno in cui tutti celebrano l’anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani, dimenticando il diritto dei più deboli e poveri ed, anzi, rivendicando spesso l’aborto come diritto umano fondamentale.

La diffusione in altre 3.000.000 di copie e in 16 lingue della pubblicazione “La vita umana prima meraviglia” e le analoghe videocassette e DVD. La puntuale pubblicazione del mensile “Sì allaVita” e della pagina “Avvenire Vita”.

7 “Rapporti al Parlamento” di controinformazione sulla legge 194, presentati in conferenze stampa ed inviati a parlamentari e vescovi; 2 rapporti di controinformazione sulla legge 40 presentati in conferenze stampa ed inviati a varie personalità; Pubblicazione di libri e saggi sui problemi bioetici di attualità.

Cantiamo la Vita: un concorso annuale nazionale tra giovani cantautori con conclusione largamente partecipata da giovani a Pavia. Seminari estivi per giovani dal 1984. Seminari invernali per giovani.

Partecipazione con propri stand ed interventi al Meeting di Rimini, alla Convocazione di Rinnovamento dello Spirito, ad altri eventi culturali (mostra del libro di Torino, biennale di Venezia con il premio di Gianni Astrei, FiuggiFamilyFestival) ecc.

Impulso e partecipazione a manifestazioni pubbliche, come il Family Day, il referendum sulla legge 40; impulso e partecipazione a gruppi di coordinamento associativo (Forum delle famiglie, Scienza&Vita, Forum degli operatori sanitari).

Petizioni pubbliche (quella intitolata “Per la vita e la dignità dell’uomo”- 2.300.000 firme – del 1987 che ha dato origine ad un dibattito di un mese in Parlamento; la proposta popolare del 1995 – 200.000 firme legalizzate – per la modifica dell’articolo 1 del Codice civile; la petizione di appoggio alla proposta popolare; la petizione europea per la vita e la dignità dell’uomo consegnata al Parlamento europeo nel 2009 con 500.000 firme).

Studio ed elaborazione di progetti su temi bioetici di attualità (lavoro per la legge 40, consultori familiari, legge di fine vita); consulenze e costituzione in processi costituzionali, amministrativi e penali a sostegno del diritto alla vita e dell’obiezione di coscienza (ultimo caso quello del Tar Puglia; in precedenza l’annullamento del decreto ministeriale che autorizzava il commercio della pillola del giorno dopo).

Progetti formativi su tutto il territorio nazionale: Bios e polis, Heptavium, Preferire la vita; dossier e appelli alla ragione: famiglia, fecondazione artificiale, eutanasia, obiezione di coscienza, dichiarazioni anticipate di trattamento. Diffusione dell’Evangelium vitae; iniziative per la Giornata per la vita; iniziative per la Settimana per la vita.

Casini conclude ironizzando sul fatto che nel corso della sua battaglia per la vita adesso capita che “quelli di sinistra mi considerano di destra e quelli di destra mi considerano di sinistra” e “la vita è davvero al centro di tutto”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione